“Covid-19, cure a casa: il nostro Consiglio tra i primi a votare”
La Lega plaude alla decisione della Regione
ALESSANDRIA – Via libera della Regione Piemonte al protocollo per la cura e l’assistenza dei paziente Covid a domicilio: “Con molta soddisfazione – scrive in una nota la Lega di Alessandria – abbiamo appreso la notizia in merito al protocollo sulla presa in carico e la terapia farmacologica a domicilio dei pazienti affetti da sindrome respiratoria acuta da Covid- 19. A questo proposito desideriamo sottolineare che il consiglio comunale di Alessandria è stato fra i primi in Italia a votare nel luglio 2020 un provvedimento in cui si invitava l’assessore regionale alla Sanità a stilare linee guida finalizzate a rendere uniforme la gestione dei pazienti a domicilio su tutto il territorio regionale”.
Secondo il Carroccio cittadino, “è doveroso precisare che il provvedimento votato non dava alcuna indicazione terapeutica specifica ma, citando testualmente “… sollecitava il Consiglio Regionale e l’Assessore alla Sanità del Piemonte a pianificare ed uniformare i trattamenti domiciliari dell’infezione da Covid-19, predisponendo protocolli terapeutici con i farmaci che , in base ai dati scientifici ed all’esperienza clinica sinora maturata, abbiano dato prova di efficacia nel controllo della malattia, ottimizzando la cura dei pazienti , riducendo contestualmente il numero dei ricoveri ospedalieri”.
Per la Lega, “gli obiettivi del protocollo delle cure a domicilio dei pazienti Covid sono molteplici: fornire la migliore assistenza possibile ai pazienti a domicilio in modo che non si sentano “abbandonati”, limitando i ricoveri ospedalieri, particolarmente ‘pesanti’ poiché oltre al problema prettamente clinico si sovrappone anche quello psicologico, dal momento che viene anche a mancare la presenza ed il conforto dei familiari durante la degenza; dare un supporto ai medici di famiglia affinché assicurino una presa in carico e trattamenti in modo uniforme in tutto il Piemonte; cercare di ridurre la pressione sugli ospedali per ricoverare solo i casi affetti da infezione da Covid-19 più complessi e più gravi, garantendo così l’assistenza e le cure anche ai pazienti affetti da altre patologie, che rischierebbero di essere trascurati”.
“Giusto e doveroso – conclude la nota – ringraziare i medici curanti della provincia di Alessandria che, sin dalla prima ondata a partire da marzo 2020, in un momento di estrema confusione ed incertezza (non poteva essere altrimenti), si sono immediatamente organizzati in rete, coordinandosi con i distretti dell’Asl Al e hanno stilato protocolli terapeutici condivisi. In questo modo sono riusciti a curare una buona parte dei malati assistendoli a domicilio, fornendo cure adeguate e supporto psicologico”.