Alto Monferrato Acquese: Cassine e Ricaldone dicono “stop”
Il sindaco di Castel Rocchero: "Rispetto la scelta dei colleghi, ma non condivido"
ACQUI TERME – Ne avevamo dato notizia a gennaio, anticipando un epilogo di cui ora è anche arrivata l’ufficialità: l’Unione Alto Monferrato Acquese, di cui facevano parte i Comuni di Cassine, Castel Roccherto e Ricaldone, non esiste più. Lunedì 1 marzo il Consiglio dell’ente collinare si è riunito via web e con maggioranza decretata dai sindaci di Cassine e Ricaldone si è espresso a favore della messa in liquidazione.
«Rispetto la decisione dei colleghi Carlo Maccario e Laura Bruna – spiega Luigi Iuppa, sindaco di Castel Rocchero e presidente dell’Unione – ma onestamente non la condivido. Essendo in minoranza ho dovuto prendere atto delle loro intenzioni e decretare lo scioglimento, ma rimango dell’idea che per i nostri tre territori si tratta di un’opportunità di crescita alla quale si è rinunciato con troppa fretta». Il prossimo 30 giungo è il termine entro il quale dovrebbe completarsi la procedura per la liquidazione dell’ente, «restano da risolvere alcune questioni pratiche legate alla suddivisione dei beni immobili, ma non credo che ci saranno difficoltà in tal senso». I tre dipendenti dell’Unione, invece, hanno già trovato una nuova ricollocazione: «La responsabile dei Lavori Pubblici tornerà a Cassine, che è l’ente comunale dalla quale proveniva, e il responsabile dell’Ufficio finanziario ha già trovato un altro impiego. Il responsabile della Poliza Locale, invece, molto probabilmente sarà assorbito dal Comune di Cassine, che ne ha più necessità».
«Sono molto rammaricato – aggiunge Iuppa – perché restando uniti avremmo potuto dare un valore aggiuntivo ai servizi destinati agli abitanti dei nostri comuni, ammortizzando i relativi costi. Sciogliendo l’Unione, tra l’altro, rinunciamo alle risorse erogate dalla Regione, circa 150mila euro annui che, soprattutto per Castel Rocchero e Ricaldone, rappresentavano un contributo importante. Un vero peccato».