Terme, la risposta di Mighetti non soddisfa Italia Viva
Al centro del dibattito la scadenza delle concessioni termali
ACQUI TERME – Nelle scorse uscite abbiamo ospitato un intervento di Italia Viva sul futuro della concessioni termali. Tanti gli interrogativi rivolti all’amministrazione comunale ai quali, però l’intervento del vice sindaco Paolo Mighetti pare non aver dato risposte esaustive.
«Ci sono due punti ormai chiari – affermano i coordinatori locali Eleonora Buffa e Piero Cacciari – nel 2025 scadranno le concessioni in essere riguardo le sorgenti termali e gli immobili potrebbero seguire una sorte diversa rispetto a quella che toccherà alle sorgenti stesse. Questo ultimo punto può diventare dirompente, ricordiamo che, ad esempio, nel caso del Lago delle Sorgenti, la fonte termale è completamente racchiusa da un edificio, diventa quindi impensabile gestire una sorgente senza potere avere l’uso dell’immobile attorno ad essa».
Dubbi anche dal punto di vista legislativo: «Mighetti ha dichiarato che “l’Ente attualmente deputato al rilascio/rinnovo delle concessioni è la Provincia”, solleviamo qualche dubbio a tal proposito e chiediamo se sia stata valutata adeguatamente la normativa in materia. Viene affermato anche che “il Comune non deve erogare contributi al concessionario” anche in questo caso chiediamo che venga specificata la normativa di riferimento – continuano – Un altro passaggio importante è il seguente “rinnovo delle concessioni che la giurisprudenza più diffusa fissa al 2036”, ma gli atti presenti stabiliscono qualcosa al riguardo? Sono state fatte ricerche specifiche e mirate al proposito?».
Il vice sindaco si era sbilanciato su una valutazione di vantaggio economico: “L’ipotetico nuovo operatore dovrebbe prevedere di ricostruire ex novo le opere di captazione, immobili e infrastrutture per l’utilizzo delle acque”. Italia Viva replica così: «Si potrebbe pensare di bilanciare le offerte tra i possibili nuovi investitori ed un’offerta delle Terme S.p.A., che già posseggono gli immobili e le opere di captazione delle acque, imponendo a questa società dei vincoli come, ad esempio, un piano di investimenti e relativo sistema di verifica e controllo. In conclusione, chiediamo se l’attuale Amministrazione intenda farsi carico di un’opera di vigilanza e proposta riguardo questo argomento fondamentale per l’economia della città, presso qualsiasi ente dovesse risultare quello idoneo per il rilascio delle future concessioni e troveremmo sensato e ragionevole che vengano resi pubblici tutti gli atti inerenti alle Terme, sia già presenti sia futuri».