Martinoni: ‘Ne usciamo solo come gruppo’
Il capitano della Novipiù analizza il momento di difficoltà. 'Aspettiamo Redivo, ma non ha la bacchetta magica'
CASALE MONFERRATO – Parola di capitano: “Da questa crisi ne usciamo solo come gruppo”. Niccolò Martinoni chiama a raccolta i compagni della JBM per la volata salvezza. Obiettivo, interrompere la striscia di sette sconfitte consecutive e invertire il trend. “Questa è una stagione travagliata dentro una annata unica. Ci teniamo stretto il lavoro e la possibilità di giocare a pallacanestro. Non è poco di questi tempi. Ma dobbiamo fare i conti con un campionato che non sta andando come volevamo”.
Perché questa crisi?
“E’ palese che abbiamo avuto problematiche fin dall’inizio della stagione, ma non servono scusanti perché non è di quello che abbiamo bisogno. Non ci siamo afflitti all’inizio del precampionato, abbiamo iniziato benino con alcuni alti e tanti bassi. Nell’ultimo periodo le difficoltà sono palesi. Quando ci sono tante sconfitte consecutive significa che il problema è più mentale che altro. Ci sarebbero mille aspetti da discutere. Noi in campo abbiamo la responsabilità di fare quadrato per tirarci fuori da questa situazione. E dobbiamo fare di più”.
Il derby è stato una grande delusione per tutti.
“Biella è stata pesante. Non so cosa aggiungere. Bisogna fare quadrato”.
Visto dall’interno, il gruppo è unito e allineato?
“Questo è un gruppo molto giovane. Alcune cose non sono automatiche ma gli ultimi schiaffi ci hanno fatto capire. Tutti ci tengono, siamo sulla lunghezza d’onda”.
Aggrappati a Redivo. Ma da solo un giocatore non può fare miracoli…
“Aspettiamo Lucio, sarei falso a dire il contrario. Ha dimostrato di essere un giocatore altissimo livello per la categoria ma non ha la bacchetta magica. Onestamente abbiamo avuto le occasioni per vinceremo anche senza di lui. Serve atteggiamento giusto da qui alla fine. Ci sono stati errori da parte di tutti e una presa di coscienza collettiva è fondamentale”.
Ci sono stati errori di tutti, serve una presa di coscienza collettiva. Biella è stata pesante, ma gli schiaffi presi ci hanno fatto capire
E Martinoni cosa si sente di promettere per uscire da questa situazione?
“Promettere è poco serio. Dobbiamo avere un senso d’urgenza che non deve farci sentire sprofondati, ma dobbiamo venire fuori come gruppo. Solo se ci diamo dentro tutti insieme ne veniamo fuori. Vorrei riuscire a trasmettere ai miei compagni questo senso di urgenza”.
La società nuova vi ha fatto mancare il sostegno?
“Assolutamente no. Ci sono sempre stati vicini, sempre presenti. Si sono sempre posti dimostrando molta fiducia in noi e noi questa fiducia dobbiamo ripagarla. Io per primo”.
La stagione di Martinoni. Perché meno brillante di quella passata?
“Ho sempre detto che le mie prestazioni sono collegate a quella della squadra. Anche se gioco bene ma la squadra perde non posso essere contento a livello individuale. Le cose vanno insieme”.
Coach Valentini ha detto: “Martinoni si deve togliere il tarlo dalla testa”. Cosa ne pensi?
“Dico che sono sereno come si può essere in un momento in cui le cose non funzionano. Ma non sono angosciato. Questo è il mio lavoro e cerco sempre di andare in campo per fare il meglio. So per esperienza che ci sono stagioni positive e stagioni negative. La cosa importante è cercare di risolvere i problemi”.
Come si sta inserendo Casini e cosa può darvi?
“È un giocatore che già conoscevamo. Ci dà esperienza, solidità e conosce la pallacanestro. È sicuramente un aiuto”.
Prospettiva playout: vi spaventa?
“Parlare di playout significa guardare troppo in là. Questa è una stagione talmente particolare che dobbiamo per forza ragionare un passo alla volta. L’obiettivo deve essere quello di centrare una vittoria. Di strapparne una. Andiamo avanti a testa alta, cercando di essere più solidi di quanto mostrato finora”.