Le auto erano destinate all’estero ma venivano usate per i ricambi
OVADA – La Sottosezione Polizia Stradale di Ovada ha indagato nelle scorse settimane tre soggetti accusati di falsità ideologica in atti pubblici per aver alterato la documentazione di alcune autovetture apparentemente destinate all’esportazione, ma in realtà mai esportate e anzi utilizzate, una volta smontate, come pezzi di ricambio.
Le attività illecite sono venute alla luce a seguito di un servizio di controllo predisposto dalla Sezione Polizia Stradale di Alessandria al fine di fronteggiare il fenomeno dei furti nelle aree di servizio.
Nella circostanza, due soggetti minorenni di etnia rom, successivamente denunciati per resistenza e ricettazione, intercettati sulla A/26 Genova – Gravellona Toce, sono stati fermati a bordo di un’autovettura che, oltre a risultare intestata ad una persona deceduta, avrebbe dovuto trovarsi all’estero.
Gli approfondimenti investigativi posti in essere, hanno portato a individuare dapprima il titolare del soccorso stradale come persona alla cui disponibilità l’autovettura era collegata e in un secondo momento, gli altri soggetti responsabili: un autotrasportatore ed il titolare di un’agenzia.