I 200 anni dei moti del 1821. E del primo Tricolore
Oggi alle 15.30 tributo in Cittadella. Alle 15 il ricordo di Santorre di Santarosa, al mattino live con la Fondazione Cra
ALESSANDRIA – Alessandria guarda al 10 marzo 2021 come a un giorno importante e significativo per la valenza storica di un anniversario (il 200°) di ciò che fece di questa Città, il 10 marzo 1821, un luogo primario di fervente spirito patriottico: proprio qui venne issato per la prima volta in Italia il Tricolore e trovarono concretezza e sostegno quei “moti” che diedero vita al Risorgimento italiano e che videro all’opera tanti protagonisti.
Tra questi uomini che fecero l’Italia – molti dei quali la intuirono e sognarono prima di vederla realizzata – un posto fondamentale va riconosciuto ad uno degli artefici della rivolta di Alessandria nel 1821: Santorre di Santarosa. Anche Giosuè Carducci sottolineò questi aspetti quando, nei versi di “Piemonte” (nelle “Odi barbare”), scrisse: “Innanzi a tutti, o nobile Piemonte, quei che a Sfacteria dorme e in Alessandria diè a l’autore il primo tricolore, Santorre di Santarosa”.
A lui l’amministrazione comunale intende tributare un particolare momento di pubblico onore con una commemorazione istituzionale programmata proprio per le ore 15 di oggi, nel pieno rispetto delle prescrizioni anti-pandemiche da Covid-19 (uso della mascherina di protezione individuale e mantenimento della distanza di sicurezza interpersonale), presso la targa celebrativa di Santorre di Santarosa, nell’area verde di via Santorre di Santarosa angolo via Vincenzo Bellini, ad Alessandria.
L’evento è intitolato “Alessandria ricorda l’eroe Santorre di Santarosa, artefice dei moti alessandrini del 1821” e si declinerà con la deposizione di una corona d’alloro e con l’intervento del Presidente del Consiglio comunale Emanuele Locci e del sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco.
Inoltre, si terranno altre due ulteriori rilevanti iniziative (da seguire/partecipare) alle quali Palazzo Rosso ha inteso conferire il proprio patrocinio. La prima dà avvio al progetto “L’altro Piemonte per la Costituzione e per l’Italia: 1821-2021” e si svolgerà a partire dalle 10.30 di oggi, mercoledì 10 marzo, a Palatium Vetus, in modalità streaming cliccando qui. L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, dall’Istituto per la Storia della Resistenza “Carlo Gilardenghi” di Alessandria, dalla Società di Storia Arte e Archeologia per le Province di Alessandria e Asti e dall’Archivio di Stato di Alessandria.
Il secondo evento è intitolato “Alessandria e il 200° anniversario dei moti del 1821: il ricordo del primo Tricolore issato in Cittadella” e si svolgerà “in presenza” (sempre nel più rigoroso rispetto delle prescrizioni anti-Covid) alle 15.30 di oggi in Cittadella. L’iniziativa è promossa dalla Delegazione di Alessandria dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, in collaborazione con l’Associazione Culturale Libera Mente-Laboratorio di idee e la Sezione “E. Franchini” di Alessandria dell’Associazione Nazionale Bersaglieri.
Infine, va ricordata la recente pubblicazione “Il Tricolore. Primazia di Alessandria” dell’illustratore e giornalista pubblicista alessandrino Giulio Legnaro, incentrata ad approfondire ciò che lega l’avvio e lo svolgimento storico dei moti del 1821 ad Alessandria, il valore simbolico del Tricolore issato per la prima volta nella Cittadella nonché la figura dell’eroe risorgimentale Santorre Annibale de Rossi di Pomarolo, conte di Santarosa. Il testo – stampato in congruo numero di copie per una sua diffusione anche a favore degli studenti delle Scuole alessandrine – è stato realizzato con il contributo economico di Amag Spa, di Solvay Spa, della Presidenza del Consiglio Comunale di Alessandria, dei Gruppi Consiliari di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Salvini Piemonte, Lista Rossa, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, SiAmo Alessandria e con la collaborazione dell’Asm Costruire Insieme CulturAle e dell’Associazione Nazionale Bersaglieri di Alessandria – Sezione “E. Franchini”.