Musica, poesia e ricordi con Archetti Maestri
Il format online del Teatro della Juta ha come ospite il fondatore degli Yo Yo Mundi
ARQUATA SCRIVIA – Il nuovo ospite de “La valigia dell’artista” – format online del Teatro della Juta – sarà Paolo Enrico Archetti Maestri, voce e chitarra del gruppo musicale Yo Yo Mundi. La puntata andrà in onda stasera, venerdì 5 marzo, alle ore 21 sulla pagina Facebook del teatro arquatese e in replica lunedì 8 marzo alle ore 21 su Radio Gold Tv (canale 654 del digitale terrestre).
Durante il talk, presentato come sempre da Michele Puleio, Paolo Enrico Archetti Maestri racconterà la sua vita attraverso tre oggetti. Gli terranno compagnia il musicista Paolo Bonfanti e Barbara Piccoli membro della Community del Teatro della Juta. Il prossimo appuntamento con “La valigia dell’artista” sarà poi venerdì 19 marzo con ospite l’attrice Marina Massironi. La trasmissione è realizzata nell’ambito del progetto “Accademia della Juta – Nuove Trame Artistiche”, in collaborazione con il Comune di Arquata Scrivia e il Comune di Gavi e con il contributo della Fondazione SociAl e della Compagnia di San Paolo.
Nel 1987 Paolo Enrico Archetti Maestri è già voce e chitarrista degli Knot Toulouse, gruppo di rock psichedelico con cui incide il loro primo 45 giri uscito nel 1987. Collabora poi per un breve periodo con i Viridanse e fonda alla fine del 1988 il gruppo folk rock degli Yo Yo Mundi. Il loro primo concerto ad una manifestazione contro l’inquinamento mette subito in evidenza tre temi ricorrenti nei loro lavori: il legame con la propria terra, l’impegno politico, l’amore per il gioco e per lo sport. Nel 1994 viene pubblicato il loro primo album “La diserzione degli animali del circo”. Nel 1995 partecipano alla compilation “Materiale resistente” con il brano “Il bandito della Acqui” che diventerà anche uno spettacolo teatrale.
La loro valenza nell’ambito della canzone d’autore viene confermata nel 2003 quando collaborano all’album di Giorgio Gaber “Io non mi sento italiano”. Nel 2002 fondano invece la loro etichetta discografica “Sciopero Records” che si propone di dare visibilità ai giovani musicisti spesso ignorati dal circuito discografico italiano. Negli anni pubblicano diversi dischi: l’ultimo è “La rivoluzione del battito di ciglia”.