Il rifugio di Sara per cani disabili: “Senza un aiuto rischio di chiudere”
Sara Chiriotti dà accoglienza ai cani meno fortunati in arrivo dal sud d'Italia
ACQUI TERME – Sulle colline acquesi, in frazione Lussito nei pressi del cimitero, c’è un rifugio per gli “invisibili” a quattro zampe: qui Sara Chiriotti, ristoratrice locale (ad Acqui la sua famiglia è proprietaria del ristorante “I Caffi”, in borgo Pisterna), dal 2019 dà accoglienza ai cani meno fortunati in arrivo dal sud d’Italia. Per sua stessa ammissione, quella di Sara è una vera e propria missione: «Da un anno e mezzo al ‘Rifugio degli invisibili’ accogliamo solo cani con disabilità. La mia è una scelta precisa. Amando i cani profondamente, cerco di dare una seconda possibilità soprattutto ai più sfortunati tra loro».
Per portare avanti il rifugio nella maniera più trasparente possibile, Sara Chiriotti ha fondato anche l‘associazione Odv “Il rifugio del invisibili”, «circa un mese fa, però, su disposizione dell’Asl è stata emessa un’ordinanza comunale con cui mi viene vietata l’introduzione nel rifugio di altri cani e in cui si dispone la riduzione del numero dei cani presenti. Mi è stato detto che non essendo il mio un canile vero e proprio e, nel caso specifico, non appartenendo la struttura a un privato ma a una realtà associativa di volontariato, non potrei ospitare più di cinque cani». Fino a quel momento erano 11 le bestiole a cui, con il prezioso aiuto di altri volontari e di persone che frequentano solitamente il rifugio, Sara stava dando accoglienza. «Nel giro di poche settimane, perciò, ho dovuto dare in adozione 6 degli 11 cani ospitati, e per fortuna sono riuscita a trovare le persone giuste alle quali affidarli. I cani del rifugio hanno tutti bisogno di cure particolari».
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L’ordinanza dell’Asl si basa su quanto previsto da diverse leggi e decreti regionali riferiti alla tutela e al controllo degli animali d’affezione, disposizioni che però stanno mettendo Sara in difficoltà. «Ora, infatti, devo trovare i fondi per adeguare la struttura a quanto richiesto dalle normative e per far sì che gli sforzi fatti finora che, voglio precisarlo, ho sempre fatto senza alcun fine di lucro, non vadano in fumo. Anche perché al momento non mi è nemmeno permesso di proseguire né con l’accoglienza né con le adozioni». È per questo che Sara ha deciso di chiedere un piccolo aiuto a quegli acquesi che come lei amano i cani e hanno a cuore il loro benessere. «Chi volesse effettuare delle donazioni, anche di pochi euro, può farlo a questo Iban: IT 87G0326847940052509167540. Ringrazio fin da ora chi vorrà darmi una mano. Per me questa è una ragione di vita, e sono decisa a portarla avanti».