Casello di Predosa e bretella di Strevi: “Facciamo fronte comune”
Appello dei sindaci di Predosa e Acqui Terme
ACQUI TERME – Se ne parla da decenni, ma questa volta sembra che enti locali e istituzioni vogliano fare sul serio. Allo studio, infatti, un nuovo casello che possa fare da via d’accesso al territorio acquese per coloro che percorrono la A26. Per chi viaggia in direzione sud il casello di Ovada rappresenta l’uscita più vicina dopo lo svincolo di Alessandria Sud (viceversa per chi arriva da Genova), ovvero quasi 40 km più avanti. Per gli abitanti dell’Acquese e per i mezzi che per questioni commerciali o logistiche devono recarsi nei comuni del territorio, qualunque sia la via d’accesso prescelta, ogni volta ci sono poi da mettere in conto svariati chilometri di Provinciali e vie secondarie una volta lasciata l’autostrada. I sindaci di Predosa, Maura Pastorino, e di Acqui Terme, Lorenzo Lucchini, hanno deciso di unire le forze per “caldeggiare” quella che per la viabilità del territorio potrebbe diventare una svolta quasi epocale.
«Riteniamo siano opere fondamentali per superare l’isolamento dei nostri territori. Con il Decreto Genova, tra i cui punti centrali vi sono specifiche norme che riguardano la zona portuale e retroportuale, questi progetti e la loro realizzazione possono diventare effettivamente all’ordine del giorno. Inoltre – commentano i due sindaci – le risorse del Recovery Fund possono essere fondamentali per lo sviluppo del sistema economico del nostro territorio e potrebbero essere convogliate proprio su questa iniziativa. Si tratta di un’opportunità non solo per tutta la retroportualità di Genova e di Savona Vado, ma anche per il rilancio turistico e industriale del basso Piemonte e della zona acquese.
Riteniamo che queste opere possano intercettare nuovi investimenti sulle nostre aree, nuovi flussi e nuovi turisti, migliorando il traffico veicolare sulle strade provinciali. Già molti Sindaci hanno manifestato il loro appoggio, crediamo sia opportuno costruire immediatamente un vasto fronte comune tra tutti gli Enti locali interessati, soprattutto acquesi, per accelerare i tempi e provare tutti insieme a richiedere attenzione al progetto ai diversi livelli istituzionali.
Lanciamo un appello a tutte le forze del territorio per pianificare il nostro futuro unendo le nostre energie affinché tutto questo diventi finalmente possibile”.