Maurizio Ferrari, da Lerma a Milan TV: «Il mio sogno si è avverato»
Il 35enne è il volto del canale televisivo ufficiale dei rossoneri
LERMA – A Lerma vivono ancora il papà Nino, la zia Ketty e la nonna Teresa che lo seguono con orgoglio. Lui è Maurizio Ferrari che il suo sogno, legato al giornalismo, ha iniziato a inseguirlo subito dopo il diploma al Liceo Scientifico di Ovada, dopo una tappa lavorativa in un noto supermercato della zona. Da oltre un anno è il digital reporter di Milan Tv, l’emittente tematica nata nel 1999 come Milan Channel, di proprietà della società rossonera e in onda. a pagamento sulle piattaforme televisive Sky Italia e Dazn.
Un trentacinquenne intraprendente Ferrari che, terminato il percorso alle scuole superiori, ha intrapreso quello universitario. Prima Informatica, e poi Lingue. Ma la passione per il giornalismo fu più forte. E così decise di mettersi in gioco collaborando volontariamente via internet con il sito Milannews.it. Da quella prima esperienza nacque il collegamento con Sportitalia e il contatto con il direttore Michele Criscitiello che lo coinvolse per la costruzione del canale tematico dell’Udinese Calcio. Nel capoluogo friulano Ferrari divenne inviato, al seguito della squadra bianconera sempre protagonista nella nostra Serie A, ricoprendo anche il ruolo di addetto stampa tra l’ottobre 2011 e il novembre 2019. Alla fine di quell’anno il passaggio definitivo.
Al Milan erano alla ricerca di personale. Oggi Ferrari vive regolarmente a Milano e ogni martedì prende parte alla trasmissione “Box to Box”, la trasmissione di analisi tattiche e approfondimenti sulle partite giocate e da disputare. «Ho raggiunto il sogno – racconta oggi Ferrari – Lavoro per la squadra del cuore poi quello che mi rende più felice è che ho raggiunto questo percorso grazie alle mie qualità». Tra i suoi compiti principali c’è anche quello di curare le interviste ai protagonisti (nella foto, sotto, mentre intervista a Paolo Maldini, direttore tecnico dei rossoneri).
Udine ha rappresentato il trampolino di lancio e ha permesso una crescita professionale e personale. «Non potrò dimenticare i campionati in serie A dell’Udinese e la costruzione dello stadio di proprietà della società oltre alla figura carismatica della famiglia Pozzo». Sul Milan non si sbilancia in un momento molto intenso con la squadra impegnata sui due fronti del Campionato e della Coppa. «L’obiettivo non era lo scudetto, ma è giusto tentarci». Maurizio rimane sempre legato al nostro territorio anche se questo impegno lo rende quasi sempre lontano.