Quaranta sindaci per dire ‘no’ al nucleare
Colletti: "La nostra posizione basata su criteri oggettivi". Molinari: "Ci sono dati reali"
CASTELLETTO MONFERRATO – Delle 67 aree sulla Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee per il Deposito nazionale, sarà scelto solo un sito per ospitare il deposito dei rifiuti radioattivi. Di questi siti, 6 sono in provincia di Alessandria e 5 in classe di idoneità A1, quella che per la Sogin Spa è considerata molto buona per l’insediamento.
Oggi si è svolto il Consiglio comunale aperto a Castelletto Monferrato, presenti 40 sindaci dell’Alessandrino e i rappresentanti di Provincia e Regione Piemonte.
Chiaro il messaggio del primo cittadino Gianluca Colletti: “L’incontro di oggi non è un percorso ideologico, ma è fondato su criteri oggettivi. Abbiamo chiesto una proroga dei tempi necessari per inviare le osservazioni“. Dettagliata l’analisi tecnica dell’ingegnere Giuseppe Massone, volta anche a impugnare diversi criteri di esclusione e di approfondimento.
E’ intervenuto anche l’onorevole Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera: “Otto siti in Piemonte, di cui 6 in Provincia di Alessandria e 5 in fascia A1 ritenuti molto idonei. La preoccupazione non è una preoccupazione di pancia, ma su dati reali. C’è l’adiacenza a un sito Unesco, siamo in aree densamente popolate, è previsto di evitare le aree agricole di pregio”. A marzo il Parlamento dovrà votare sulla mozione presentata da Molinari e altri in materia di individuazione del deposito nazionale per il combustibile nucleare irraggiato e i rifiuti radioattivi.