Gnocchetto: 76 anni dopo si ricorda l’attentato al treno
L'episodio, avvenuto nella frazione ovadese, risale al 27 febbraio 1945
OVADA – Nessuna cerimonia è stata prevista quest’anno per ragioni di precauzione. Ma nella giornata di oggi, sabato 27 febbraio, Ovada, e in particolare la frazione di Gnocchetto, ricorderà comunque il 76° anniversario dell’attentato al treno, l’episodio della battaglia di Liberazione riemerso dopo molti anni di oblio per l’impegno e l’onestà intellettuale di Renzo Bottero, ex sindaco della città e per molti anni corrispondente da Ovada per “L’Unità” e “La Stampa”. Grazie al suo sforzo nel 2016 fu inaugurato di fronte alla chiesa del Santissimo Crocifisso, oltre lo Stura nella parte di frazione sotto il territorio di Belforte il monumento che ricorda le 17 vittime di guerra.
Il 27 febbraio 1945 i partigiani organizzarono un attentato ad un treno tedesco che di notte pattugliava quella che oggi è l’Acqui – Genova per evitare sabotaggi. Dal capoluogo ligure partì però un accelerato diretto a Torino. Giunto sul punto nel quale erano stati allentati alcuni bulloni la motrice si staccò dai vagoni; la prima vettura ed il bagagliaio si rovesciarono in un ritano, mentre le altre si inclinarono su un fianco. Il convoglio era carico di lavoratori tutti con un’età inferiore a 50 anni. Altri 23 rimasero feriti. Per anni l’episodio fu quasi dimenticato. Nel 1985, in occasione del 40° anniversario, si svolse a Gnocchetto, una semplice funzione religiosa, dove fu assunto l’impegno di ricordare l’evento con la installazione di una targa. L’operazione si concretizzò nel 2016.
Un elenco doveroso delle vittime, tributo a un periodo della storia che dev’essere ricordato. Le vittime dell’attentato al treno del 27 febbraio 1995 in frazione Gnocchetto furono: Domenico Camera, Genova, 33 anni, manovale; Martino Daidone, Genova, 36 anni, marittimo; Alberto Ferrando, Genova, 44 anni, esercente; Adolfo Lanzarotto, Genova, 42 anni, pescivendolo; Giuseppe Musumeci, Genova, 23 anni, marittimo; Antonio Marino, Genova, 23 anni; Andrea Scurfoglizzo, Genova, 38 anni; Aristide Monzeglio, Genova, 50 anni; Giuseppe Cabella, Gavi, 39 anni, operaio; Giuseppe Cavallero, Genova Sestri, 40 anni, elettricista; Virginia Lolli, Rapallo, 32 anni; Bruno Cevasco, Bargagli, 30 anni, contadino; Domenico Guarnaschelli, Chiavari, 61 anni, conduttore Ferrovie; Giuseppe Romano, Genova Rivarolo, 52 anni, manovale; Demetrio Massimo Marzocchi, Torino, 36 anni, falegname.