“La curva è in calo, ma pochi i tamponi”. Decessi: cifre record
ALESSANDRIA – Gli aspetti incoraggianti non mancano, ma la sensazione è che siamo ancora in una fase interlocutoria, oltretutto con un indicatore – quello relativo ai decessi – che deve far riflettere. Il professor Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, spiega che «sia a livello regionale, sia in ambito provinciale, si conferma la decrescita della curva. Se analizziamo l’incidenza ogni 100mila abitanti, Alessandria è a 183, superata in classifica dall’Italia, a quota 188, mentre il Piemonte segue a 170 e la Lombardia si attesta a 139. Attenzione, però, rispetto ai quattro parametri che siamo soliti prendere in considerazione, aggiungerei questa volta anche il Veneto, tra le poche regioni ad essere stata sempre zona gialla. Ebbene, lì i nuovi casi ogni 100mila abitanti sono addirittura 523».
Un monito per il futuro? «Serve cautela, è evidente – prosegue Bianchi – anche perché in molti hanno espresso timore per gli assembramenti dello scorso fine settimana, e poi perché la nostra situazione è tutta da consolidare. Negli ultimi due giorni sono stati processati pochi tamponi, circa 8mila, mentre la media di dicembre è 15mila e quella di novembre 17mila».
Le buone notizie
Il Piemonte passa da 11183 a 7367 casi settimanali (3816 in meno, 1052 contagi al giorno), con Torino e Cuneo che confermano un andamento eccellente, questa volta confermato anche da Alessandria. «È vero – ammette il docente – in provincia, negli ultimi sette giorni, siamo passati da 1129 a 767 casi, quindi 362 in meno, con una media giornaliera di 110 contagi. Ottimi i riscontri sul fronte dei guariti, che sono stati addirittura 2074 nel periodo di riferimento. Ma c’è una piaga relativa ai decessi».
Confronto eloquente
Anche in Piemonte le vittime sono state molte, 449 in tutta la settimana, mentre nel segmento precedente erano 448. «Nell’Alessandrino le cose vanno ancora peggio – spiega Bianchi – perché in sette giorni hanno perso la vita 98 persone, 44 in più rispetto alla valutazione di martedì scorso. Il tasso di letalità a 14 giorni, che in regione è già elevato, in quanto raggiunge il 2,8%, nella nostra provincia è più del doppio, al 6,7%. Un dato impressionante, al quale francamente faccio fatica a dare una spiegazione».
Chiusura dedicata alla situazione negli ospedali regionali: in calo terapie intensive (-67, sono 278) e ricoveri (-387, sono 3856).