Integratori e nutraceutici
Ripartiamo in questo nuovo anno a occuparci di alimentazione e vediamo di focalizzare l’attenzione su un argomento di cui spesso si sente parlare, ma che è in realtà ben poco chiaro e tende a generare un po’ di confusione. Qualunque persona che vada a fare la spesa o entri in una farmacia o, semplicemente, guardi la pubblicità in televisione, avrà sicuramente sentito parlare di integratori alimentari. In realtà con questo termine si indicano in maniera molto generica, sia i veri e propri integratori, ma anche quelle sostanze che, scientificamente, sono definite nutraceutici.
Integratori e nutraceutici sono la stessa cosa? La risposta è no. Il termine integratore si riferisce a sostanze il cui scopo è limitato alla prevenzione di una malnutrizione per difetto, cioè va ad integrare una sostanza necessaria al nostro organismo che non assumiamo in quantità sufficiente, magari per problemi di assorbimento o aumentata perdita. In accordo al Ministero della Salute l’integratore è definito come “prodotto alimentare destinato ad integrare la comune dieta e che costituisce una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate”.
Da quanto abbiamo appreso nei nostri precedenti incontri, in genere, un’alimentazione corretta ed equilibrata ci protegge dai rischi di qualunque carenza nutrizionale, ma può accadere che si verifichino situazioni che impediscono di poter accedere in maniera corretta ad alcuni nutrienti. Ad esempio, degenze ospedaliere, carenze che derivano da scelte etiche come accade per i vegani, possono ridurre l’apporto di alcune vitamine fondamentali. In questi casi l’integrazione è assolutamente necessaria per evitare di incorrere in stati carenziali dannosi per la salute. Gli integratori presenti sul mercato possono contenere vitamine, sali minerali, acidi grassi, anche se le vitamine rappresentano probabilmente gli integratori più utilizzati. Altra cosa sono invece i nutraceutici, termine coniato nel 1989 che sta ad indicare un alimento con proprietà di nutriente e farmaceutico: si tratta di principi nutritivi, contenuti negli alimenti, che hanno o possono avere comprovati effetti benefici sulla salute.
Pertanto non sono assunti soltanto in caso di carenze nutrizionali, ma entrano nel normale profilo alimentare dell’individuo apportando vantaggi per la salute. Gli alimenti che contengono sostanze benefiche per il nostro organismo sono anche definiti alimenti funzionali, purché ovviamente i nutraceutici siano in essi presenti in una quantità minima richiesta, in accordo ad una rigorosa normativa europea. Nella maggior parte dei casi i nutraceutici sono sostanze naturali, spesso di origine vegetale che si assumono sia sotto forma di alimento tal quale, sia sotto forma di alimento arricchito oppure possono essere assunti sotto forma di capsule, bustine solubili o compresse. Facciamo qualche esempio che ci aiuti a capire meglio.
Sulle nostre tavole troviamo frutta e verdura in quantità e varietà notevoli. Alcuni frutti e alcune verdure contengono sostanze per le quali è stato riconosciuto un effetto benefico sulla salute, come ad esempio gli antiossidanti, sotto forma di antociani, presenti in abbondanza nei frutti rossi e violetti, particolarmente frutti di bosco, melanzane, ciliegie, che proteggono l’organismo dallo stress ossidativo riducendo l’azione dei radicali liberi e costituendo quindi un antidoto naturale contro l’invecchiamento. Abbiamo tutti sentito decantare le proprietà del pesce azzurro, sarde, sardine, acciughe, palamite, sgombro, come fonte di acidi grassi polinsaturi omega-3 fondamentali per ridurre il rischio cardiovascolare. Non dimentichiamoci di probiotici e prebiotici, quindi, rispettivamente, di microrganismi che possiamo introdurre con prodotti come yogurt, kefir e di alimenti non digeribili che costituiscono un valido substrato per la nostra flora intestinale, come ad esempio la fibra solubile che troviamo in tutta la frutta e verdura.
Appare chiaro quindi che mantenere l’organismo in buona salute con l’alimentazione non è poi così difficile. Per contro, l’abuso di queste sostanze, quindi l’acquisto indiscriminato dei vari prodotti che possiamo reperire nei banchi del supermercato, può risultare dannoso. L’abuso di omega-3, che in giuste quantità sono essenziali, può portare a processi ossidativi, così come l’eccesso di fibra alimentare può provocare fastidi al tratto gastrointestinale. L’equilibrio è essenziale nell’alimentazione, al fine di ottenere i possibili vantaggi che ci derivano dagli alimenti che consumiamo, senza incorrere nei disturbi che potrebbero invece derivare da un consumo eccessivo e smodato. Ritorneremo nei prossimi articoli a vedere quali sono le proprietà e i vantaggi dei principali nutraceutici che comunemente assumiamo con il cibo.
*Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”
Dip. di Scienze e Innovazione Tecnologica
valeria.magnelli@uniupo.it