Hashtag – Il filo che cuce tutti i post
Il cancelletto, o per chi mastica l’inglese, l’hashtag è il filo che cuce tutti i post che, su un social network, trattano un certo argomento ed è usato da chi pubblica post e Storie per partecipare ad una conversazione collettiva o per farsi trovare – come fanno gli agriturismi delle nostre colline – da chi è in cerca, anche solo per un pomeriggio, di un buen retiro in cui chiacchierare con gli amici contemplando i colori del Monferrato. Campioni regionali di uso degli hashtag sono pertanto coloro che, a Frassinello o Rivarone, hanno pensato a luoghi che si prestassero ad essere fotografati e quindi, con qualche hashtag ad amplificarne la portata, instagrammati.
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Pensate che, su Instagram, vi sono 300 mila post marcati con #alessandria, 88 mila con #casalemonferrato, 60 mila con #acquiterme, 50 mila con #valenza, 44 mila con #novi, 35 mila con #ovada.
Se non si deve infarcire i propri post (che quelli si atteggiano chiamano “caption”) di tanti cancelletti, è però corretto inserirne almeno tre: uno che rappresenta il marchio di fabbrica della nostra comunicazione – la firma che ogni buon pittore rende unica – uno che ricorda la località dove la foto è stata presa ed uno che rappresenta il tema che si intende trattare. Se volete essere originali, poi potete avere qualche suggerimento con strumenti gratuiti come www.displaypurposes.com e www.tagsfinder.com.
Come dite? Perché in qualche caso si trovano dei post con tanti punti a capo e poi gli hashtag? Perchè per i più giovani, che sono sempre più avanti di noi, gli hashtag sono ormai brutti e pertanto qui ne parliamo, ma tra poco li porremo in un cassetto come un vecchio bianchetto dimenticati un bel giorno ed ora indurito dal tempo.
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Alessandrino ed esperto di digital: ecco chi è Andrea Boscaro