Coronavirus: «Siamo stabili, ma il Piemonte è in risalita»
I numeri dell'epidemia interpretati dal prof. Carluccio Bianchi
«In provincia le cose vanno piuttosto bene, la situazione si è stabilizzata. Ma serve fare grande attenzione, soprattutto se analizziamo cosa succede vicino a noi».
Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, comincia la consueta analisi partendo da una considerazione di ampio respiro. «Il trend del Piemonte è in crescita – sottolinea – in quanto nella settimana di riferimento, quella conclusa ieri, siamo passati da da 79 a 116 nuovi casi, ben 37 in più. Una tendenza al rialzo che si conferma dall’ultima decade del mese di luglio, come del resto accade anche a livello nazionale. La curva degli ultimi sette giorni in Italia, infatti, si attesta sui 300 nuovi contagi al giorno. Tanti».
«NOI SCENDIAMO DI 3»
Per quanto riguarda Alessandria, la settimana scorsa si erano registrati 12 casi, in quella terminata ieri 9. «Siamo scesi di tre unità – conferma Carluccio – e il dato è sicuramente buono. Se analizziamo le altre province, vanno molto male sia Vercelli che Novara, aumentate rispettivamente di 13 e di 10, mentre sia Asti che Biella fanno meno 2. L’incremento settimanale del Piemonte è dello 0,4%, il doppio di quello della settimana scorsa, ma ancora accettabile se paragonato a quello di Lombardia (0.5) e Italia (0.8)».
BOOM DEGLI ‘IMPORTATI’
Infine, come sempre, una valutazione ancora più specifica. Bianchi chiarisce che «dei 116 casi riscontrati in Piemonte questa settimana, il 40% arriva da screening, il 45% da contatti di caso e il 41% da casi importati. Ribadisco di fare grande attenzione a quest’ultima voce, basti pensare che la settimana scorsa eravamo solo al 6%. Nell’ambito del 41% attuale, circa la metà deriva da ‘non attribuiti’. Bene le terapie intensive, al minimo storico, e i ricoveri».