Coronavirus: «I dati restano buoni, ma negli ultimi giorni la tendenza è al rialzo»
Il prof. Carluccio Bianchi fotografa lo stato del contagio
«La valutazione è sempre la stessa, bisogna decidere se vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Nel primo caso, se parliamo della nostra provincia, va sottolineato che i dati restano nel complesso buoni, specialmente se paragonati a quelli di inizio Fase3; ma se vogliamo completare l’analisi, è opportuno considerare che negli ultimi giorni si registra una tendenza al rialzo. E proprio per questo motivo serve fare grande attenzione».
Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, commenta con queste considerazioni la settimana di riferimento dopo i dati forniti dall’Unità di Crisi del Piemonte. «In Regione – prosegue – siamo passati dai 45 casi del segmento precedentemente analizzato, ai 71 di quello che si è concluso con la giornata di ieri. In senso assoluto sono numeri ancora tranquillizzanti, soprattutto se consideriamo che cosa sta succedendo a livello nazionale e anche internazionale. Ma nello specifico, l’aumento di 34 unità fa sì che il famoso fattore Rt sia superiore a 1. In particolare intorno a 1.5. Per quanto riguarda l’incidenza ogni 100mila abitanti, però, ad Alessandria siamo attestati intorno ai 3 casi e questo è sicuramente un fattore positivo.
IL PESO DI CUNEO
Tornando a una valutazione di ampio respiro, in termini di Piemonte, nella settimana appena conclusa ha assunto un ‘peso’ importante il dato di Cuneo, che complice un focolaio a Saluzzo ha condizionato pesantemente i numeri della regione. L’aumento della Granda è dello 0,7%, Alessandria è di poco superiore alla media regionale, che è dello 0.25%. «Qui da noi – chiarisce Bianchi – si registrano un paio di volte a settimana picchi anomali: faccio riferimento ai 7 casi di mercoledì 22 e ai 5 di ieri. Alessandria è passata da 8 a 12 contagi nell’arco di tempo analizzato, numeri che sono ancora accettabili ma che comunque invitano a mantenere una certa cautela».
MENO ASINTOMATICI
In conclusione, il professor Bianchi sottolinea che «è scesa la percentuale degli asintomatici, che ora è al 70%, mentre è salita quella dei contatti di caso, quasi fino al 50%. La buona notizia riguarda le Rsa e soprattutto i casi di importazione: in entrambi i casi in netta discesa».