L’Acqui Docg rosé e il filetto baciato su Rai due
Le due eccellenze saranno protagoniste della trasmissione Eat Parade
ACQUI TERME – Domani, venerdì 26 alle 13.30 il Filetto Baciato e l’Acqui Docg rosè saranno protagonisti della rubrica ‘Eat Parade’ curata da Bruno Gambacorta su Rai Due. Il servizio, girato dal giornalista Fabrizio Salce, andrà in onda dopo il Tg2.
«Siamo naturalmente felici che l’Acqui docg Rosé si sia trovato protagonista di una trasmissione TV nazionale che racconta le eccellenze del territorio italiano – commenta il presidente del Consorzio Vini d’Acqui, Paolo Ricagno – Del resto le bollicine dell’Acqui Docg Rosé, sono al 100% italiane, ottenute da un unico vitigno assolutamente autoctono e sono ideali con il Filetto Baciato come abbinate a tante altre tipicità piemontesi e italiane della cucina e dell’agroalimentare. Un vanto tutto del Piemonte e che di cui i piemontesi devono a buon diritto andare fieri e orgogliosi».
Il Filetto baciato, ideato a Ponzone alla fine dell’800 da Romeo Malò, è il salume più insolito del Piemonte, in quanto è composto da carne macinata che ricopre un “cuore” intero di filetto (o sottofiletto) di maiale. Il servizio televisivo, già trasmesso il 21 febbraio, fornisce un dettagliato quadro storico, per poi proseguire nei locali della Salumeria Giachero a Ponzone, dove viene mostrato come si produce questa leccornia. Ad Acqui Terme, i giornalisti di Rai Due invece hanno fatto visita alle cucine del ristorante “I Caffi”, in cui la chef Sara Chiriotti ha preparato per loro un panino con pane artigianale realizzato con olive Taggiasche e farcito con fette di Filetto Baciato e burro. Alessio Lo Sardo, dell’Enoteca Regionale “Terme e Vino”, invece, ha mostrato come accompagnare il piatto con delle bollicine di Acqui Docg Rosé.
«Le nostre eccellenze tornano nuovamente sul palcoscenico nazionale – dichiara il sindaco Lorenzo Lucchini –. Questa è la dimostrazione che il patrimonio di cui disponiamo è unico, e continua a stupire e a meravigliare. Protagonista di questo servizio non è stato solo un prodotto tipico come il filetto baciato, ma hanno potuto avere risalto anche i nostri vini. Possediamo un patrimonio enogastronomico che non ha nulla da invidiare ad altre città e, consapevoli di ciò, il nostro compito è impegnarci da cittadini a diffondere sempre più le nostre eccellenze».