“Segnali di criticità a livello regionale. Alessandria va bene”
L'analisi e i grafici del professor Bianchi dell'Upo
ALESSANDRIA – «In questo momento, in un quadro di ripresa generale di tutte le curve, a cominciare da quella dei nuovi contagi, Alessandria rappresenta una sorta di isola felice». Comincia con questa considerazione l’analisi di Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, che analizza l’andamento della pandemia a livello regionale, ma ovviamente anche provinciale.
«In Piemonte le cose non vanno molto bene – chiarisce il docente – e in particolare ci sono una serie di elementi che destano preoccupazione. Faccio riferimento, nello specifico, alla situazione di Torino e soprattutto del Vco, alle prese con un aumento dei nuovi casi davvero notevole. Se valutiamo l’incidenza dei contagi settimanali ogni 100mila abitanti, la Lombardia resta al comando della classifica, a quota 167, e accelera sulla seconda, l’Italia, ferma a 149. Il Piemonte completa il podio, 132, Alessandria si stacca, quarta, a 84, ma se nella graduatoria inseriamo Torino (151) e Vco, che addirittura fa registrare 232, ecco che emergono molti spunti di riflessione. Il sospetto, molto forte a questo punto, è che in quei due territori stia già circolando con insistenza la versione mutata del virus, la cosiddetta variante inglese, altimenti sarebbe difficile giustificare numeri tanto alti».
Capitolo tipologie
Per quanto riguarda le tipologie dei nuovi contagi, continua a calare la percentuale di asintomatici, scesa dal 40 al 36%, mentre l’indice di positività sale al 4,5%. Martedì scorso era al 4.1%.
«Purtroppo – prosegue il professore – il ‘contributo’ delle Rsa è di nuovo in salita, dal 2,5 al 3,1%, mentre le scuole rimangono stabili al 10%. Un aspetto che in prospettiva andrà monitorato con grande attenzione è quello relativo alla pressione ospedaliera: nel bilancio della settimana, le terapie intensive e i ricoveri hanno ancora segno ‘meno’, rispettivamente di 3 e di 28 unità, ma se prendiamo in considerazione gli ultimi tre giorni, l’aumento è evidente».
Intanto, sempre in riferimento al territorio regionale, tornano a crescere i decessi: martedì scorso erano stati 131, oggi siamo a 142.
Piccole oscillazioni
Le buone notizie, come detto in apertura, riguardano la provincia. Alessandria, infatti, si conferma in controtendenza e prosegue il calo, perché scende da 379 a 352 nuovi casi settimanali, quindi 27 in meno. «Sono 50 casi al giorno – spiega Bianchi – e sostanzialmente siamo stabili su questa cifra oramai dall’inizio del mese di febbraio. Certo, ci sono piccole oscillazioni e ribadisco ancora una volta che specialmente i dati provinciali sono sempre accidentali, ma in questo momento stiamo andando piuttosto bene».
Stabili i guariti, 381 in più, mentre i decessi erano 22 sette giorni fa e sono 22 oggi, anche se nelle ultime 48 ore, per fortuna, nell’Alessandrino non si sono registrate vittime. Il tasso di letalità è del 6,1%, gli attualmente positivi sono 51 in meno.
Rt in crescita
Concludendo, quali sono gli scenari? Bianchi ammette che «l’Rt del Piemonte è in crescita, in questo momento superiore a 1. Bisogna vedere che cosa accadrà nei prossimi giorni, ma è difficile ipotizzare una netta inversione di tendenza. Per quanto riguarda Alessandria, la speranza è quella di proseguire così, anche se cautela deve rimanere la parola d’ordine. Non va mai dimenticato».