Pisseri decisivo, è la regola
Due rischi su errori di Sini. L'attacco non ha peso (e neppure palloni)
PONTEDERA – Due occasioni, a essere generosi: pochino per provare a vincere, soprattutto se rapportate al numero di interventi decisivi di Pisseri. Un gioco troppo prevedibile, un ritmo basso rispetto ai toscani di oggi, ma anche a molte altre formazioni affrontate: se i giocatori sono tutti sotto esame, allora, per il momento, le insufficienze sono tante.
PISSERI – Decisivo: tre interventi che tengono a galla il resto della squadra, impegnato dagli avversari, ma anche dagli errori dei compagni. Attento, sicuro, pulito, decisvo, cerca anche di tenere alta la squadra con le sue indicazioni. Lui per il ‘progetto’ è pronto, gli altri decisamente meno: 7
PRESTIA – Solido:una sola volta Milani lo salta, poi è sempre lui ad anticiparlo, e sulla conclusione di Catanese, nel finale del primo tempo, è provvidenziale. La manovra spesso parte da lui, autore di alcune fra le rare aperture: 6.5
DI GENNARO – Sicuro: legge bene le situazioni, dà la sensazione di avere sempre la giocata giusta per annullare l’avversario, anche senza commettere interventi fallosi. Segno di sicurezza: 6.5
SINI – Azzardato al contrario dei comèagni di reparto, commette un paio di leggerezze, appoggi all’indietro fuori tempo, che rischiano di aprire la strada del vantaggio al Pontedera. In avanti si vede meno, a parte un paio di palle inattive: 5
CHIARELLO – A disagio: non è la sua posizione naturale, anzi è una forzatura che fatica a interpretare. Ci mette buona volontà, ma non arriva quasi mai sul fondo per cross sfruttabili: 5.5
CASARINI – Propositivo: è fra i pochi, insieme a Prestia, ad avere una idea di costruzione del gioco e a provare a realizzarlo. Cerca anche inserimenti, mette qualche buon pallone in area, cerca di aggiungere un po’ di creatività a una manovra prevedibile: 6
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GIORNO – Limitato: siamo alle solite, da un play di movimento è lecito attendersi inserimenti, impostazioni, non banali tocchi laterali e non sempre produttivi per la manovra: 5.5
GAZZI (dal 24’st) Ordinato: ha caratteristiche diverse, ma legge il gioco e detta di più i tempi. Non sempre trova compagni pronti al dialogo, ma la rapidità di inserimento nel gioco è una sua qualità: 6
DI QUINZIO – Altalenante: ha un piede educato e la capacità di inventare gioco, che mette al servizio della squadra in avvio e poi a tratti nel primo tempo. Con il passare di minuti calano idee e capacità di incidere: 6
CELIA – Prevedibile: nel primo quarto d’ora sembra tornato quello dei tempi migliori, ma quando gli avversari gli prendono le misure torna a incidere poco, nonostante qualche guizzo: 5.5
FREDIANI (dal 24’st) Limitato: si presenta con un paio di cross, che creano apprensione nell’area del Pontedera, anche se non sono sfruttati. Meno rapidi e più contenuto, finisce per andare poco a sinistra: 5.5
CORAZZA – Opaco: si smarrisce spesso nell’area avversaria. Rispetto a Grosseto non sfrutta l’ampiezza, ha pochi palloni giocabili, ma neppure partecipa molto alla costruzione: 5
STANCO + (dal 21’st) Impalpabile: quasi non si nota, a parte un paio di sterili spizzate, lascia invariata la pericolosità offensiva dei Grigi, che è davvero poca cosa: 5
ARRIGHINI – Volenteroso: dei tre davanti è l’unico che si muove, va a lottare su qualche pallone, prova a portare la squadra in area e mette anche la palla migliore per Corazza, che non ci arriva. Spesso è troppo solo e raddoppiato: 5.5