Emergenza lupi, situazione sempre più critica tra Novese e Ovadese
Coldiretti chiede la collaborazione delle istituzioni
ALESSANDRIA – I lupi scendono in collina e nelle aree di pianura con una presenza triplicata negli ultimi tre anni. Situazione sempre più critica dal punto di vista della sicurezza e insostenibile per le imprese che, con coraggio, continuano a presidiare i territori svantaggiati evitandone lo spopolamento e l’abbandono. Tornano a lanciare il grido d’allarme soprattutto la Val Borbera nel novese, il territorio dell’ovadese e la Val Curone nel tortonese.
Coldiretti esprime soddisfazione per l’esito dell’audizione chiesta nei giorni scorsi e prontamente ottenuta alla V Commissione del Consiglio regionale piemontese durante la quale “abbiamo chiesto alla Regione di tornare ad essere protagonista diretta della gestione del lupo – spiega il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – attuando misure di prevenzione e mitigazione ma anche azioni tempestive di contenimento di lupi e ibridi per consentire ai pastori e agli allevatori di svolgere l’attività produttiva in sicurezza. Sul fronte indennizzi, inoltre, nel 2021 si passerà al risarcimento diretto da parte della Regione; al riguardo abbiamo chiesto un iter semplice e snello per le domande e indennizzi rapidi in caso di danni diretti e indiretti, anche nelle aree collinari”.
Per arginare la situazione, Coldiretti torna a chiedere un’efficace politica di controllo della fauna selvatica concedendo nel contempo risarcimenti rapidi agli allevatori ed agricoltori che hanno subito danni. Secondo Coldiretti, le soluzioni possibili da impiegare congiuntamente sono quelle di prevedere misure che permettano di censire gli esemplari sempre con più attenzione, localizzando gli habitat, i popolamenti e ristabilendo una presenza sostenibile per il territorio e le attività agricole.