Audre Lorde, la poetessa celebrata dal doodle di oggi
Nacque il 18 febbraio 1934 l?autrice che dedicò la propria vita alla lotta contro il razzismo e l?omofobia
ALESSANDRIA – Avrebbe compiuto 87 anni oggi, Audre Lorde, la poetessa, scrittrice e accademica omaggiata da Google. “Sono una femminista nera, guerriera, lesbica e poeta, madre, e sto facendo il mio lavoro… Chi siete voi e come state facendo il vostro?”. Così amava definirsi Audre Lorde, attivista sempre in prima linea nella lotta per il riconoscimento dei diritti civili delle donne e di tutte le minoranze e personalità cardine in tutte le battaglie contro le discriminazioni sessuali e razziali negli Stati Uniti.
Nacque ad Harlem, il 18 febbraio 1934 da genitori di origine caraibica. Frequentò le scuole parrocchiali della sua città, si diplomò nel 1951 alla Hunter High School e, nello stesso anno, si iscrisse all’Hunter College. Lorde riuscì a laurearsi solo nel 1959 a causa degli anni di stallo economico e finanziario; quello stesso anno iniziò il master in amministrazione Libraria alla Columbia University e lavorò contemporaneamente per finanziarsi gli studi. In seguito, lavorò come bibliotecaria all’interno del sistema pubblico delle biblioteche della città di New York. Dall’adolescenza si dichiarò apertamente lesbica e, a soli ventisette anni, sposò Edwin Rollins, bianco, laureato in legge e gay; dalla loro unione nacquero due figli, Elisabeth e Jonathan. Questo fatto non inficiò sulla sua omosessualità, che sempre più le apparve come la sua parte più autentica.
Fin dalla tenera età mostrò una grande propensione per la scrittura in generale e soprattutto per la poesia. Nei suoi scritti affrontava temi riguardanti la sessualità, la giustizia sociale, la coscienza civile e i diritti delle minoranze. Le sue origini afro-caraibiche rappresentarono un monito fondamentale per dare voce a quel senso femminile nero, forte e imprescindibile che riconobbe dentro il suo essere, esprimendolo all’interno di tutta la sua poetica. Il viaggio che intraprese in Africa nel 1974, alla ricerca di leggende, miti delle dee e amazzoni nere, segnò un profondo spartiacque che da quel momento, canalizzò in tutti i suoi scritti e nella sua immagine pubblica.
Nel 1968, venne pubblicata la sua prima raccolta di poesie “The first cities”, la prima delle sue undici raccolte di poesie. In quello stesso anno la lasciò l’incarico di responsabile bibliotecaria della Town School Library di New York e partecipò in veste di insegnante ad un workshop di poesia presso il Tougaloo College nel Mississippi, assistendo così in prima persona alle profonde tensioni di carattere razziale negli Stati del Sud. Successivamente insegnò presso il John Jay College of Criminal Justice e l’Hunter College. Il suo terzo volume di poesie, “From a land where other people live”, pubblicato nel 1973, ottenne il National Book Award e vinse numerosi premi: in questo testo affrontò tematiche riguardanti sia l’identità, sia le tematiche universale del mondo femminile
Contemporaneamente alla fama di scrittrice, cresceva il riconoscimento, in campo nazionale, di leader del movimento a difesa delle donne, degli omosessuali e per l’uguaglianza dei diritti civili. Lorde fu anche una scrittrice e saggista di successo, ricordata soprattutto per la pubblicazione di “The Cancer Journal” (1980) in cui documentò la sua malattia, un cancro al seno, che la obbligò a sottoporsi alla mastectomia. Lei, tuttavia, non volle mai essere considerata una vittima, ma piuttosto una guerriera. “In Burst of Light” (1989), una collezione di saggi che vinse l’American Book Awards, descrisse la sua ultima battaglia contro il cancro, ormai esteso anche al fegato. A questo punto decise di non sottoporsi più a trattamenti chirurgici e iniziò una terapia alternativa.
Da ricordare anche, in questo ultimo periodo, i suoi soggiorni berlinesi; invitata nella capitale tedesca per tenere corsi e lezioni, la sua presenza carismatica e ispiratrice fu il catalizzatore per la nascita del movimento Afro-tedesco.
La sua battaglia contro il cancro durò oltre un decennio e trascorse gli ultimi anni della sua vita nell’isola di St. Croix, nei Caraibi, insieme a Gloria Joseph. Morì il 17 novembre 1992 a soli 58 anni.