“Utili alle persone senza dimora. Orgogliosi di questa città”
Scaltritti (San Benedetto) scrive a sindaco e assessore
ALESSANDRIA – “Alcuni pensano di risolvere il problema allontanando le persone senza dimora dai loro luoghi abituali senza chiedersi poi queste dove vanno a posizionarsi, creando fenomeni di nomadismo urbano (Torino ne è stata un pessimo esempio pochi giorni fa, registrando poi due decessi in strada, a causa del gelo). Orgogliosi di far parte di questa città volevamo condividere con lei e il nostro assessore Ciccaglioni il piacere di poter essere davvero utili, sapendo che se qualche cittadino vive in strada non è dimenticato o rimosso dai suoi diritti elementari (salute e sicurezza sociale) e che la collaborazione con comune, Cissaca, Caritas, Opere Giustizia e Carità, Serd e dell’Asl, ci fa sentire parte di una progettualità più ampia e che fa la differenza”: è una lettera sentita (leggila qui) quella che il responsabile della Comunità di San Benedetto al Porto, Fabio Scaltritti, ha scritto al sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco e all’assessore Piervittorio Ciccaglioni dopo la scomparsa, domenica scorsa, di Fabrizio Lodi, una delle tante persone senza dimora seguite dalle rete di associazioni e istituzioni.
“Sottolineo la soddisfazione mia e di tutta l’amministrazione che in città non ci siano persone senza fissa dimora che dormono per strada – è la risposta dell’assessore Ciccaglioni – Oltre le tende, con la cooperativa Social Domus, assistiamo circa dodici persone in strutture murarie con la possibilità di poter scegliere dove dimorare. Ringrazio i medici dell’Asl di Alessandria del reparto psichiatrico che hanno collaborato e accolto per la prima volta persone senza fissa dimora dando loro un aiuto importante. Sono orgoglioso dei numerosi risultati ottenuti e continueremo, con lo stesso impegno e determinazione, al benessere e all’accoglienza delle persone più fragili”.