San Vincenzo, Violo nuovo presidente
Dal 13 febbraio ha raccolto il testimone lasciato da Carlo Camurati
ALESSANDRIA – Tempo di cambiamenti per la San Vincenzo della Provincia di Alessandria, realtà che da quasi 190 anni offre in tutto il mondo assistenza materiale e morale a poveri, ammalati, stranieri, ex carcerati, anziani.
L’Associazione, attiva sul territorio con 8 Conferenze e una novantina di soci, ha un nuovo Presidente.
Dopo due mandati di servizio attento e generoso termina il suo incarico Carlo Camurati, a cui subentra Federico Violo, classe 1986, originario di Valenza, una laurea presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Pavia.
Da sempre attivo nel sociale, sin da giovanissimo partecipa alle attività parrocchiali e alle raccolte viveri accostandosi alle realtà della fragilità.
Dal 2014 è Presidente della Consulta Comunale del Volontariato di Valenza e, dal 2018, è Coordinatore del Tavolo Provinciale del Volontariato istituito presso la Provincia di Alessandria.
Nel 2017, dopo anni di collaborazione, entra a far parte della Conferenza di San Vincenzo di Valenza.
Con lui opererà un nuovo Ufficio di Presidenza eletto sabato scorso 13 febbraio, in occasione dell’Assemblea dei soci. Lo compongono la vice presidente Rita Taverna, la segretaria Alessandra Cerruti, il tesoriere Carlo Camurati e il consigliere Edoardo Barisione.
“Desidero ringraziare sinceramente il Presidente uscente Carlo Camurati e tutti i membri dell’Ufficio di Presidenza che in questi anni lo hanno affiancato per la dedizione con la quale si sono impegnati in modo encomiabile al servizio della nostra San Vincenzo – dichiara Federico Violo. Ritengo che tutti i volontari del nostro territorio siano concordi nel riconoscere in Carlo autentiche qualità di dialogo di cui è stato, e continuerà ad essere, prezioso testimone. Farò tesoro della sua esperienza, così come dei consigli delle consorelle e dei confratelli che hanno riposto in me fiducia. Rivolgo un pensiero di profonda gratitudine a chi si è reso disponibile, con grande generosità e sensibilità, ad accompagnarmi nei lavori dell’Ufficio di Presidenza. Le sfide che ci attendono sono grandi perché come bene sappiamo la pandemia, tuttora presente, ha mutato con severità l’orizzonte delle nostre vite e della nostra società e la crisi sociale ed economica che ne è conseguita sta lasciando segni e ferite evidenti. Questo è però il luogo dove abitano e dove operano i vincenziani, pronti, come è nella nostra tradizione, a collaborare con ogni altro attore istituzionale e sociale in vista del bene comune, mantenendo nel cuore la speranza e le parole di Papa Francesco che ci invitano a riscoprire il senso e la bellezza della cura verso uno sviluppo umano integrale”.
La Società di San Vincenzo de Paoli svolge un’attività di carità e accoglienza a livello internazionale. In Italia conta circa 13.000 soci. È stata fondata nel 1833 da Federico Ozanam, storico e giornalista francese, apologista cattolico, che ispirandosi a uno dei padri della carità della Chiesa cattolica, San Vincenzo de Paoli, decise di spendersi in prima persona per i poveri. In provincia di Alessandria aiuta ogni anno oltre 1.100 persone.