Refuel, sul ricorso il territorio si divide
Cinque comuni hanno deciso di proseguire su questa strada. Di avviso diverso il centro zona ed altri nell'area limitrofa alla Caraffa
OVADA – Il territorio si interroga sulla notizia che la scorsa settimana ha sollevato una ridda di reazione e considerazioni. La decisione di cinque comuni del territorio, Lerma, Mornese, Casaleggio, Rocca Grimalda e Bosio, di fare ricorso contro l’autorizzazione concessa dalla Provincia di Alessandria allo stabilimento Refuel in zona Caraffa. Dopo mesi di incontri e interlocuzioni, la decisione che ha coinvolto anche l’ex Parco delle Capanne di Marcarolo, oltre a diverse associazioni del territorio. Un’opposizione che non è diretta a Refuel, che nell’area vorrebbe produrre combustibile solido secondario, ma «a realtà – spiega Danielo Repetto, presidente del Parco – che non possono convivere con l’idea che abbiamo del nostro territorio». «Da anni lavoriamo – prosegue – per rendere attrattivo questo territorio. L’impianto della Caraffa si scontra con questa idea».
In precedenza era arrivato un ordine del giorno votato da tutti i comuni dell’Ovadese in difesa dell’ambiente. In questo caso il fronte si è spezzato; non hanno aderito all’iniziativa i comuni di Belforte, Tagliolo e soprattutto Ovada. «A nostro avviso – spiega il sindaco del centro zona, Paolo Lantero – la Provincia ha fatto bene il suo lavoro. Noi abbiamo chiesto, invece, con una mozione di consiglio comunale, che si dia corso a una serie di controlli continui da parte di Arpa, sull’aria e su ciò che verrà stoccato lì, e come Comune dovremo monitorare il passaggio dei mezzi pesanti in città. Ancora meglio sarebbe istituire una consulta ambientale dell’Ovadese che sia molto attenta a ciò che accade sul territorio».