“Incredibile non aver vinto questa partita”
Longo: "Per la mole di gioco, il dominio, le occasioni la squadra avrebbe meritato i tre punti"
ALESSANDRIA – “Incredibile non essere riusciti a vincere una partita del genere“. Lo pensa, e lo dice, Moreno Longo. Lo pensano, e lo dicono, anche i tifosi. Solo che la lettura è diversa: il tecnico è contento della prestazione, il pubblico (che sta fuori, ma quanto servirebbe, per ‘mordere’ davvero i giocatori) assolutamente no. Alla delusione, ormai, è subentrata la rabbia, per veder passare le giornate, allontanarsi le avversarie e restare alle spalle, ma più lontani e in un gruppone in cui c’è chi sta risalendo (Juventus Under 23) e chi resta troppo fermo (Alessandria, appunto)
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Soddisfatto della prova della squadra?
Una prestazione da 3 punti, per la mole di gioco espressa, per l’intensità, per le occasioni. Come sempre, però, bisogna buttarla dentro: oggi è solo questione di centimetri e ci troviamo ad analizzare un pareggio che ci lascia una grande arrabbiatura. I ragazzi avrebbero meritato.
Al netto delle traverse, nel secondo tempo, quando Di Gennaro ha smesso di far partire l’azione, la squadra ha prodotto meno. E’ d’accordo?
No, perché non ricordo di aver creato così tanto come nei secondi 45 minuti. Non ricordo, prima di oggi, un gioco così efficace, tranne il gol. Oggi con la Giana e dieci giorni fa con il Lecco abbiamo disputato due partite che, a livello qualitativo, giudico molto importanti. Dobbiamo sempre fare questo tipo di partite, non possono non arrivare i tre punti con prestazioni simili.
Però il predominio i Igrigi lo hanno esercitato con l’uomo in più. In 11 contro 11 no
Anche su questo non sono d’accordo. Anche in 11 contro 11 la squadra ha lavorato molto, con il pallino del gioco. Lo ha fatto anche nei primi 15/20 minuti: al di là delle situazioni importranti create, approccio giusto fin dall’inizio, con una intensità differente. Fin dall’inizio l’Alessandria ha messo la Giana nella metacampo, ha fatto la partita, è stata propositiva.
Perché non provare a schierare i tre attaccanti insieme con l’uomo in più?
Perché non è la presenza di tre attaccanti insieme che rende più offensiva la squadra. Eusepi, Corazza e Stanco sono tre prime punte: se avessero giocato insieme chi avrebbe giocato esterno? Stanco o Eusepi, che hanno carateristiche diverse? L’efficacia della squadra, in quel momento, c’era, perché tutti hanno lavorato bene, i due attaccanti, i due interni (Casarini e Di Quinzio, ndr) che si inserivano bene e i quinti (Parodi e Celia, e poi Frediani e Chiarello, ndr) molto offensivi. Se non avessimo prodotto occasioni da gol, probabilmente avrei valutato la possibilità di cambiare qualcosa. Ma tre prime punte buttate a casaccio non avrebbero avuto senso.
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Perché Bruccini out?
Perché ha accusato una infiammazione ad un tendine: era abbastanza dolente, non in conzione di poter giocare. Da tenere sotto controllo: per lui qualche marginedi averlo per le due trasferte in Toscana o, almeno, per una di esse, credo proprio che ci sia, perché già sta facendo terapie.
Per gli altri due infortunati, Mustacchio e Mora, quali previsioni?
Mora assolutamente no. Per Mustacchio ci sono poche probabilità,ma valuteremo anche lui, quotidianamente, come sta e quante chance può avere.
Un giudizio sul ritorno di Gazzi?
Molto positivo, ha giocato 90′ dopo tantissimo tempo, si è espresso bene, con la sua solita pulizia di gioco, il suo equilibrio, il suo saper stare in campo grazie alla sua grandisima esperienza. Sono molto contento di averlo ritrovato e averlo a disposizione, sarà un elemento in più per scegliere la prossima formazione.