Casale Insieme sulla Gattola: “Perchè prendere in giro i cittadini?”
CASALE – Dopo un primo intervento e le conseguenti repliche dell’amministrazione sulla situazione della Gattola, i ‘civici’ di Casale Insieme restano sul tema: «Se quindi questi lavori non sono di competenza comunale, perché prendere in giro i cittadini, che non sono esperti del settore e che magari non hanno ben chiare le ripartizioni di competenze, continuando a propagandare interventi salvifici ad opera di questa Amministrazione?».
Casale Insieme prova a ‘fare le pulci’ al sindaco Federico Riboldi, facendo riferimento alle precedenti dichiarazioni: «Ci ricordiamo bene quando il sindaco annunciò tra le sue priorità la sistemazione del torrente Gattola. Se si trattava però di interventi irrealizzabili da parte dell’amministrazione comunale, allora si deve giocoforza concludere che i suddetti proclami fossero una palese presa in giro della cittadinanza, finalizzata solo a lucrare consenso elettorale. Ma il quadro peggiora se si considera che in Regione non è insediata una forza in opposizione alla giunta Riboldi, che potrebbe eventualmente ostacolare questi interventi urgenti e necessari. No, la giunta regionale fa parte dello stesso schieramento politico della giunta casalese, non si tratta di forze in opposizione tra loro. Quindi ci chiediamo: quali ostacoli si frappongono ancora alla sistemazione del rio? E ancora: non sarebbe più corretto nei nostri confronti fare meno propaganda e cercare di collaborare di più con i propri omologhi in Regione? Abbiamo ancora presente il video in auto del sindaco Riboldi con il Presidente Cirio».
«Siamo stanchi di sentir parole, e francamente non abbiamo ancora notato quel vento di novità assoluta che questa amministrazione ci aveva promesso. Infine, per quanto ne sappiamo, il Comune ha comunque sempre pianificato degli interventi per propria competenza a bilancio. Quindi chiediamo, in primis al sindaco, di restare nel merito della questione e non dare colpa ad altri quando la realtà si scontra contro la propaganda».