Quattro interventi insieme: operazione record in ospedale
Storia a lieto fine per un uomo di 46 anni
ALESSANDRIA – Una storia a lieto fine. Può raccontarla un uomo di 46 anni, arrivato nella notte in ospedale in gravissime condizioni e immediatamente operato dallo staff della Cardiochirurgia diretta da Andrea Audo, che spiega: “L’uomo era gravissimo, ma ci siamo attivati per dare una risposta immediata. Il paziente ha subito in simultanea quattro operazioni: alle coronarie, all’aorta ascendente, alla valvola e all’arco aortico e aorta discendente. Insieme alla mia equipe, composta in questo caso da Chiara Ottria, Giovanni Parodi, Corrado Cavozza e Alina Gallo abbiamo riparato la rottura dell’aorta a livello dell’arco utilizzando, data la complessità del caso, una nuova protesi di ultima generazione, consegnata in Ospedale proprio nella notte mentre l’intervento era in corso. In questo modo abbiamo potuto risolvere la grave situazione cardiaca del paziente con ottimi risultati, in modo più rapido e meno invasivo, assicurando un risultato di maggior successo rispetto al trattamento tradizionale”.
Andrea Audo, 50 anni, è direttore della Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria dal 2017 e negli anni ha implementato e sviluppato le attività della struttura, che vanta tra le proprie aree di eccellenza il trattamento percutaneo con tecnica Tavi delle patologia Mitro/Aortica (Heart Team), la patologia acuta e cronica dell’aorta toracica, il prelievo di condotti arteriosi e venosi mediante device a ultrasuoni, la chirurgia mini-invasiva delle valvulopatie complesse mitro-aortica-tricuspidalica, trattamento acuto dello scompenso e insufficienza respiratoria refrattaria con Ecmo.
Recentemente è stata sottolineata la grande attività effettuata dalla Cardiochirurgia nonostante il Covid, un percorso effettuato, come ha ricordato lo stesso Audo, “grazie alla collaborazione della Terapia intensiva coronarica, il supporto del blocco operatorio e della rianimazione generale, fondamentale nei momenti difficili per la gestione condivisa dei pazienti e assorbire tutte le emergenze cardiologiche che giungono al nostro ospedale”.