Leardi: «Il Ricordo per imparare dagli errori del passato»
Si racconta la vittima dell'esodo Claudio Debetto
CASALE – «Bisogna condannare le violenze da tutte le parti e non contrapporre popoli che collaborano tra di loro. Come il Giorno della Memoria anche la Giornata del Ricordo deve essere utile per trarre degli insegnamenti». Così il professore Mauro Bonelli ha introdotto agli studenti delle classe quinte dell’Istituto Leardi la conferenza a distanza che si è conclusa questa mattina.
A un giorno dalla commemorazione nazionale del dramma delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata – il 10 febbraio – che sul finire della seconda guerra mondiale e nel primo dopoguerra ha causato numerose vittime, l’Istituto ha voluto ricordare e approfondire questo tema. A fare da relatore oltre a Bonelli, era presente anche Claudio Debetto, vittima in prima persona dell’esodo. La sua storia inizia nel 1946, quando il padre firma una dichiarazione di trasferimento dalla città natale Pola per raggiungere Casale Monferrato.
«Siamo partiti perché stava cambiando tutto, ma quando siamo arrivati qui era altrettanto – racconta Debetto – Era come sbarcare su Marte. Anche qui c’erano altre culture, altre tradizioni, altri modi di parlare. C’era un clima ostile, di rifiuto, così come succede ancora oggi nei confronti degli immigrati».
Un intervento il suo che vuole quindi sensibilizzare i ragazzi a imparare dagli errori del passato per poter provare ad essere migliori in futuro. «Se non impariamo dalla storia a cosa ci serve? Bisogna accettare le altre culture e sforzarsi di prenderne il meglio. Che questo ci serva a guardare in modo diverso la realtà in cui viviamo oggi che è molto complessa e difficile da accettare, ma con cui dobbiamo fare i conti».