Rolando: “Assembramenti rischiano di vanificare gli sforzi”
L?appello dell?Assessore a tenere alta l?attenzione
ACQUI TERME – Dall’inizio di febbraio il Piemonte è in zona gialla. I cittadini acquesi sono tornati alla mobilità ‘semi-normale’ ed a sedersi nei bar e nei ristoranti (fino alle ore 18). Passeggiando per Acqui, soprattutto nel weekend, non si può far a meno di notare un copioso aumento delle persone in giro per la città. In verità tutti muniti di mascherina, alcuni non attenti ad indossarle nel modo corretto. Giunge quindi ragionevole l’appello di Palazzo Levi.
«È un momento importante nel quale stiamo tornando alla socialità – spiega l’assessore alla Polizia Locale, Gianni Rolando – ma dobbiamo continuare a tenere alta l’attenzione rispettando le regole. Dobbiamo insistere nel mantenere le distanze, soprattutto adesso che i casi positivi al Covid-19 in città stanno pian piano aumentando. Nell’ultimo week-end, abbiamo registrato raggruppamenti dopo la chiusura dei locali nel centro storico. Questa fase richiede maggiore senso civico e assunzione di comportamenti responsabili. Faccio un appello alla serietà e alla coscienza di tutti affinché gli sforzi di questi mesi non svaniscano in una manciata di giorni. Ho molta fiducia nei miei concittadini e sono certo comprendano che il mio appello è una richiesta di attenzione specifica al fine di evitare che le nostre libertà vengano nuovamente limitate»
Fiducia sì, ma senza risparmiare sulla vigilanza. Nei giorni scorsi pare siano state staccate anche diverse multe. «Abbiamo deciso di aumentare sostanzialmente i controlli con pattuglie di vigili in alcune zone sensibili – ha continuato il tecnico – L’obiettivo sarà quello di evitare la formazione di assembramenti, lì dove non sarà efficace il monito dei vigili si interverrà con la sanzione. Sfrutteremo anche l’uso del sistema di videosorveglianza o di altri strumenti di ripresa. L’azione delle pattuglie sarà prevalentemente di prevenzione, in quanto vogliamo evitare il proliferare degli assembramenti in città. Dobbiamo trovare tutti insieme un equilibrio nella nostra nuova socialità, perché non è nel nostro interesse usare divieti o limiti supplementari. Capisco profondamente, perché la sento anch’io, la voglia di normalità, ma se non stiamo attenti rischiamo di dover tornare a chiuderci nelle nostre case: seguire le regole è solo un gesto di rispetto nei confronti di noi stessi e della nostra comunità».