“Alessandria continua a migliorare: sono 52 i casi al giorno”
L'analisi (e i grafici) del professor Bianchi dell'Upo
ALESSANDRIA – «Mai, nella seconda ondata, avevamo raggiunto un numero così basso di contagi medi settimanali. Siamo a 52, e la performance di Alessandria per il secondo aggiornamento consecutivo si conferma la migliore del Piemonte. Ma attenzione, perché ci sono tante incognite con cui sarà necessario fare i conti».
Parole di Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, che fotografa in questo mondo l’andamento della pandemia a livello provinciale e, come vedremo, regionale. «Bisogna tenere conto di diversi fattori – chiarisce il professore – a cominciare dal fatto che i tamponi processati nel fine settimana, come al solito, non sono stati molti e il tracciamento, purtroppo, oramai non si fa più. In Piemonte assistiamo a una sostanziale stabilizzazione della curva dei nuovi casi, con qualche piccolo segnale che indica una tendenza al rialzo. Per esempio è preoccupante la situazione di Torino, che in un quadro nel quale quasi tutte le province hanno segno ‘meno’, mostra invece una decisa risalita».
Pochi asintomatici
Se prendiamo in considerazione i dati dell’intera regione, emerge infatti che la discesa si è di fatto arrestata, perché il Piemonte passa da 5334 a 5151 contagi settimanali, ‘solo’ 183 in meno, e 736 al giorno. «Significativo il fatto – ribadisce il docente – che la percentuale di asintomatici sia ancora in calo, dal 42 al 40%, mentre per ora restano stabili le scuole. In leggera discesa le Rsa, anche se sono dati molto accidentali, che possono subire continue e improvvise variazioni».
Ricoveri e terapie intensive, sul totale della settimana, evidenziano ancora una decrescita, ma preoccupa l’aumento degli ultimi due, tre giorni. «È vero – conferma Bianchi – ed è un fattore che andrà valutato con grande attenzione nei prossimi giorni. Gli ospedalizzati sono 105 in meno, anche se tra domenica e ieri sono saliti di 29 unità. Rallentano, invece, i decessi: rispetto a martedì scorso se ne contano 98 in meno, con tasso di letalità sceso al 3,1%, mentre sette giorni fa era al 4,4%».
Infine il focus sulla nostra provincia. I casi di positività erano 483 e sono 362, quindi 121 in meno: la media, come detto, è 52, anche se nella giornata di domenica avevamo raggiunto quota 87. «I guariti in più sono 451, una cifra che di fatto è stabile – conclude Bianchi – e la variazione in percentuale fa registrare addirittura un meno 25%. I decessi, infine, seguono l’andamento del Piemonte, perché calano di sette unità, da 32 a 25, con tasso di letalità al 4,7%. La guardia deve sempre restare molto alta, anche perché vanno verificati diversi elementi. Quali? Il consolidamento della zona gialla, le scuole e le varianti del virus».