“Mustacchio? Lo stiamo monitorando”
Longo tiene aperta una possibilità, minima, di recupero per il derby
ALESSANDRIA – “Mustacchio? Stiamo facendo il possibile per provare a recuperarlo“. Alla vigilia del derby con il Novara, Moreno Longo apre uno spiraglio sul rientro lampo del giocatore che ha saltato la gara con il Lecco per “affaticamento muscolare”, mentre gli esami di giovedì hanno evidenziato una “distrazione del retto anteriore destro”, con un nuovo controllo fissato per lunedì. Ma le parole del tecnico alimentano ottimismo, soprattutto allontanano i timori di uno stop non breve.
Se giocherà, però, o se andrà in panchina, sarà una decsione dell’ultima ora, dopo confronto con lo staff medico: di certo gli esterni sono contati, “Mora lo perderemo per qualche gara” e su Celia, che ha svolto qualche allenamento in più con il gruppo “valuteremo quanto minutaggio può garantire”. Però è l’ex Crotone l’osservato speciale, “visti gli ultimi referti, abbiamo deciso di monitorarlo giornalmente. Speriamo di riaverlo il più presto possibile, e proprio per questo lo seguiamo costantemente, perché già abbiamo registrato un buon miglioramento“.
Quindi, la possibilità di insistere con il 3-5-2 c’è? “Stiamo analizzando attentamente anche per capire chi, eventualmente, può giocare in quella posizione (il ‘quinto’, ndr) che richiede determinati movimenti, capacità di corsa e di interpretazione. Dobbiamo capire se e come utilizzare un altro giocatore rispetto a Parodi e Rubin che sono più a proprio agio in quella parte”. Al posto di Di Gennaro “Cosenza o Prestia“.
Quale derby
Che gara sarà? “Il derby è una partita sentita, speciale, a cui teniamo tutti, anche i tifosi, che possono assaporare in modo diverso il risultato. Una gara che, sotto l’aspetto motivazionale, può dare qualcosa in più.”. Le insidie, nonostante i 15 punti di distacco? “La classifica conta relativamente, questi sono campionati in cui conta tenere il livello di attenzione e di prestazione al massimo. Mai sottovalutare l’avversario, soprattutto questo Novara che ha una classifica inaspettata rispetto ai programmi iniziali: la rosa è stata allestita per un altro tipo di torneo, con giocatori di esperienza, e i punti attuali non rispecchiano una avversaria che troveremo combattiva. Ma noi dobbiamo guardare alla nostra crescita, alla nostra costruzione, per formare un gruppo che, nell’immediato e nel futuro, deve essere altamente competitivo”.
Peseranno le vicende societarie degli azzurri? “L’esperienza mi insegna che, in questi casi, ci sono due strade: farsi trasportare dal problema e reagire negativamente, oppure compattarsi e rendere meglio. Ho visto gruppi che, nelle difficoltà societarie, si sono uniti e hanno ottenuto molto di più. A noi, però, questo non deve interessare, dobbiamo solo guardare a casa nostra e prepararci per affrontare un Novara che vorrà restare fuori da tutto e parlare solo sul campo”.
Pretendo il 110 per cento in ogni gara, non solo perché si è ex della squadra avversaria
Tappe della crescita
Come procede la crescita dell’Alessandria sotto la guida di Longo? “Fondamentale è il tempo, che può essere il nemico o l’alleato migliore di un allenatore. Non abbiamo la presunzione, con una decina di allenamenti, di riuscire a trasformare completamente una squadra. Stiamo iniziando a dare concetti, dopo il Lecco abbiamo avuto due soli allenamenti a disposizione, ma voglio vedere progressi in situazioni in cui stiamo insistendo con la squadra. Già nell’ultima gara ho visto miglioramenti, ma la strada è lunga, perché questo è un gruppo che deve costruire la propria identità e riconoscersi dentro il campo e diventare squadra”.
Effetto ex?
Per tre, Eusepi, Corazza e Casarini, sarà una gara particolare? “Un professionista deve avere motivazioni fortissime in ogni partita. Se mi accorgessi che qualcuno dà qualcosa in più perché l’avversario si chiama Novara, mi arrabbierei. Il 110 per cento lo pretendo in ogni partita e in ogni allenamento. Il derby, lo ribadisco, ha un sapore particolare e un ritorno mediatico diverso, però l’impegno, la professionalità, la voglia di dare oltre il massimo per questa maglia ci deve essere, a prescindere da chi si affronta”.