Casa del Vasaio: cartellonistica per i turisti da sistemare
La vegetazione trascurata durante lockdown rende poco visibili le indicazioni turistiche
ACQUI TERME – Il patrimonio archeologico avito è invidiabile. Qua e là sparsi per la città bollente ci tanti siti di interesse storico e artistico (non solo di epoca romana) che rendono unica l’offerta di Acqui Terme. Ora tutto è fermo o si muove a marce ridotte ma prima o poi, ce lo auguriamo tutti, si tornerà alla mobilità normale e l’erede di Aquae Statiellae potrà riprendere ad incantare i turisti (che speriamo numerosi). Commercianti, ristoratori ed albergatori non vedono l’ora.
Ma siamo davvero pronti ad accogliere visitatori? Qualcosa ci sarebbe da fare, ad esempio sistemare la cartellonistica. Alcuni siti non sono evidenziati, altri sono indicati da striminziti rettangoli marroni, altri ce l’hanno ma è bisognosa di manutenzione. E’ l’esempio della Casa del Vasaio, in via F.lli Sutto, sito che si trova in una posizione un po’ defilata dal centro. Certo, sono solo due passi da corso Italia, ma per visitarla è necessario ‘trovarla’. La vegetazione trascurata durante lockdown e post è cresciuta rigogliosa e oggi rende poco visibili le indicazioni turistiche. Si obietterà: il palo è piantato in una proprietà privata. Giusta considerazione, ma la funzione del cartello è pubblica quindi, al di là della valutazione sull’opportunità di posare un cartello in un giardino privato, se proprio non si può inviare i ‘giardinieri’ comunali, almeno si eserciti il potere di ordinanza.