Palazzo Delfino ci riprova: «Requaglia pubblica entro la fine dell’anno»
Avviato l'iter per l'acquisizione della strada consortile che da via Molare porta fino alla frazione di Costa d'Ovada
OVADA – Non sarà una partita semplice né rapida ma, in questa occasione, il Comune di Ovada vuole portare a casa il risultato. Entro la fine dell’anno, infatti, Palazzo Delfino punta a diventare proprietario di quella strada della Requaglia che con la chiusura della strada provinciale 456 “del Turchino” all’altezza della frazione del “Gnocchetto”, è diventata uno dei punti di passaggio principali per chi deve raggiungere la Valle Stura passando dal Termo. Già nel 1998 e, in tempi più recenti, nel 2015 gli uffici di via Torino si erano attivati per provare a raggiungere l’obiettivo.
«Siamo certi che sarà la volta buona per chiudere una partita che si trascina da troppo tempo – spiega l’assessore alla Viabilità Sergio Capello (nella foto a sinistra, insieme al sindaco Paolo Lantero e alla vicesindaco Sabrina Caneva, ndr) –. Noi abbiamo già a bilancio, per quest’anno, 64 mila euro per riasfaltare la strada che è piena di buche». Sei anni fa, peraltro, fu riconosciuto “l’uso pubblico della strada” che, pertanto, dovrebbe essere acquisita dal Comune di Ovada a costo zero, incamerandola nel demanio viabile, mentre, non ci saranno costi a carico dei 25 frontisti proprietari del suddetto tratto (lungo poco più di un chilometro).