Commercio, 2020 interlocutorio: tre attività in meno e cresce il web
Saldo negativo, ma calo contenuto rispetto a dodici mesi fa
OVADA – Un anno fa, praticamente a poche settimane dall’inizio dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del “Covid-19”, il bilancio era stato molto più severo, con 31 chiusure registrate e “solamente” 16 aperture. Anche lo scorso 31 dicembre il saldo è risultato negativo, con tre realtà in meno (in totale sono 288) rispetto alla fine del 2019. Un bilancio da prendere necessariamente con le pinze quello elaborato dallo sportello per le imprese del comune di Ovada.
Un sospiro di sollievo per chi si attendeva molte serrande definitivamente abbassate dopo la chiusura forzata della scorsa primavera. «Siamo consapevoli – spiega l’assessore al Commercio, Marco Lanza – che il 2020 è stato un anno di transizione. I conti veri li faremo alla fine di quest’anno. Dovremo continuare a sostenere il settore non solo dal punto di vista economico, ma soprattutto con idee nuove e promozione».
Sin dall’inizio del “lockdown” diverse attività hanno provato a reinventarsi, creando i loro canali per la vendita online. La testimonianza arriva dalle 32 richieste per l’avvio di questa tipologia di commercio. Nel contempo, però, appena il quadro sarà più chiaro, si proverà a riannodare i fili, tra eventi e manifestazioni consolidate, che rimangono uno strumento imprescindibile per il tessuto economico della città. «I provvedimenti generalizzati sono importanti – conclude Lanza – Ma è necessario individuare quali possono essere le reali esigenze degli operatori e portare avanti un’interlocuzione continua per capire quali possono essere gli aiuti più significativi».