Il Comitato Strade Ferrate punta il dito contro Gabusi
Domenica nessun treno sulla linea Acqui ? Asti
NIZZA MONFERRATO – Il 2021 è stato decretato l’Anno Europeo delle Ferrovie ma, secondo Giacomo Massimelli e il Comitato Strade Ferrate, il Piemonte rischia di perdere il treno. «Le Istituzioni dell’Unione incentiveranno le ferrovie in quanto modalità di trasporto sostenibile dal punto di vista ambientale ed in grado di garantire servizi essenziali anche in caso di crisi impreviste come è emerso grazie al ruolo strategico svolto per garantire i collegamenti fondamentali durante al pandemia – spiega il referente del Comitato con uno sguardo all’ecologia – Il trasporto su strada è responsabile del 72 % delle emissioni di gas ad effetto serra dell’intero settore delle mobilità europeo, mentre il trasporto ferroviario pesa solo per lo 0,5%.»
Della stessa idea di Massimelli e compagni ci sarebbe addirittura Karima Delli, Presidente della Commissione trasporti del Parlamento che in un suo intervento avrebbe insistito sul fatto che i governi, le regioni e le imprese ferroviarie dovrebbero concentrarsi «sul rilancio del trasporto ferroviario merci, sulla promozione dei treni notturni e sulla riapertura delle linee ferroviarie locali e regionali abbandonate».
«La commissione europea sta elaborando, inoltre, uno studio di fattibilità per la creazione di un marchio europeo per la promozione delle merci trasportate per ferrovia (in Italia una nota marca di pasta – la Barilla – ha ricominciato a trasportare la pasta verso gli altri paesi europei con treni merci “i treni del grano”) – continua l’intervistato – In Lombardia, a Brescia, si stanno sperimentando i primi treni ad idrogeno con zero emissioni inquinanti; l’ Emilia Romagna con 600 milioni di euro ha rinnovato la propria flotta acquistando ben 84 nuovi treni per le linee regionali, sulla stessa strada di investimenti anche Liguria e Lazio. La nostra regione si muove, purtroppo, in controtendenza rispetto alle Istituzioni europee ed alle altre Regioni italiane, il Piemonte rischia letteralmente di perdere il treno».
Dito puntato contro scarsi investimenti, linee sospese, riduzione delle corse (nessun treno o bus sabato e domenica sulla Asti – Nizza – Acqui, zone di interesse turistico Patrimonio dell’Unesco) e l’iniziativa di voler trasformare le linee ferroviarie solo sospese (dalle Regione stessa) in piste ciclabili.