Biodigestore, due Comuni in giudizio contro il ricorso
Castellazzo e Casal Cermelli davanti al Tar contro la Castellazzo Bormida Biometano srl
CASTELLAZZO – Il ricorso al Tar contro il diniego dell’autorizzazione da parte della Provincia alla realizzazione del biodigestore, in strada Trinità da Lungi, è contro l’amministrazione provinciale, ente competente in materia, ma i comuni di Castellazzo e Casal Cermelli hanno deliberato di costituirsi in giudizio, “perché vogliamo seguire tutto l’iter e garantire la tutela dei nostri cittadini. Il nostro territorio – sottolinea il sindaco di Castellazzo, Gianfranco Ferraris – non ha bisogno di altri impianti, quelli già esistenti sono più che sufficienti per smaltire i rifiuti domestici e, anzi, hanno percentuali di funzionamento inferiori al 100 per cento perché di più non servirebbe. Anche il Piemonte è interamente coperto, quindi arriverebbe qui materiale da altre regioni”.
La Castellazzo Bormida Biometano – Società Agricola Srl ha presentato ricorso al Tar Piemonte proprio allo scadere dei 60 giorni previsti. “Ci è stato notificato nella data ultima possibile – aggiunge Ferraris – e il 9 febbraio, a Torino, ci sarà la prima udienza per la sospensiva. Castellazzo e Casal Cermelli, direttamente interessati, saranno in giudizio, rappresentati da un legale. Vogliamo capire ogni passo e le ragioni di tanta ostinazione per un impianto di cui non c’è alcuna necessità e con un impatto ambientale che preoccupa i nostri concittadini”.
Il Tar potrebbe anche deliberare la sospensione del provvedimento di diniego, ordinando alla Provincia di riprendere l’istruttoria. “Noi saremo in prima linea, per dare battaglia – insiste Ferraris – Rivendicando, come facciamo da tempo, una pianificazione territoriale che metta al sicuro le nostre comunità e la nostra provincia”.