OVADA – “Non sono affatto sorpreso che il 90% degli iscritti al Corso Manutentore meccatronico di impianti automatizzati abbia trovato lavoro nei primi sei mesi successivi all’esame finale. Questo tipo di preparazione, secondo la mia esperienza, in genere dà ottimi risultati, con percentuali tra il 70% e l’80%. E’ straordinario pensarlo nel contesto della pandemia e della difficoltà economica che c’è in questo momento…”. così ci racconta Diego Ferrari , docente PLC nel corso di Manutentore Meccatronico di impianti automatizzati presso Casa di Carità Arti e Mestieri di Ovada. Il corso, partito nel gennaio 2020, ha subito un duro colpo di arresto con il lockdown, poco dopo il suo avvio. Grazie alla tenacia di studenti e docenti, tuttavia, la ripartenza non si è fatta attendere. “Abbiamo installato simulatori sui pc e abbiamo ripreso le lezioni a distanza. I simulatori vengono normalmente utilizzati nelle lezioni anche in presenza. In questo caso abbiamo avuto la possibilità di simulare tutte le parti elettroniche e ognuno, attraverso la condivisione dello schermo, ha potuto correggere i propri errori e apprendere anche dal lavoro degli altri. E’ stato un ottimo lavoro di equipe” . La distanza è stata colmata anche grazie alla disponibilità offline dei docenti, che tramite contatti e chat, hanno sostenuto ed incoraggiato i frequentanti. “La classe” prosegue Ferrari “ si è mostrata da subito molto interessata, nonostante fosse composta da elementi eterogenei, con diversi livelli di preparazione e differenti età”.
Il corso infatti è aperto a chiunque abbia conseguito la qualifica triennale e sia disoccupato. “Spesso chi si iscrive a questi corsi viene da un licenziamento o ricerca attivamente un lavoro da più di un anno senza risultati. La prospettiva di un percorso che fa accedere ad uno stage lo rende particolarmente interessante agli occhi anche di chi vuole provare a mettersi in gioco senza conoscenze specifiche“. Gli sbocchi possono essere in molteplici settori che prevedano l’utilizzo di processi industriali computerizzati, sia dal punto di vista della programmazione che dell’assistenza. “Il risultato del corso conferma la qualità della nostra formazione professionale” conferma Raffaella Pastorino, direttrice del Centro, “ Attraverso l’utilizzo delle tecnologie la capacità di trasferire competenze può raggiungere un livello altissimo. Continuiamo a lavorare in accordo con le aziende del territorio che ci richiedono una sempre più elevata specializzazione. Ed è proprio in questa ottica che da quest’anno anche il corso di Operatore Meccanico per i ragazzi tra i 14 e i 24 anni ha assunto una veste nuova, dove accanto alle lavorazioni meccaniche si uniscono la programmazione del controllo numerico e il laboratorio elettrico per formare i tecnici del futuro”.