Mustacchio ha una marcia in più
Chiarello ritrovato, Castellano entra bene. La generosità degli attaccanti
ALESSANDRIA – Non è mai passato per la testa, a Moreno Longo, di avere la bacchetta magica (e sbaglia chi pensa che, avendola, non l’abbia usata completamente). Però gli va riconosciuto di aver collocato alcuni uomini al loro posto. Un esempio? Chiarello, e gli effetti si sono visti. Il centrocampo deve trovare più solidità e diventare più propositivo, in avanti più dialogo e più aiuto, dietro più attenzione. Ma i primi piccoli segnali di cambiamento si sono visti, anche le contromosse che nascono dalla conoscenza delle caratteristiche dell’avversario.
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PISSERI – Attento: poche parate, anche se la pressione della Pistoiese la sente pure lui. Decisivo l’intervento, pulito e con ottima scelta di tempo, su Stoppa che si presenta a tu per tu e il numero 12 grigio non gli permette di tirare. Anche un paio di uscite di pugno sui molti angoli battuti dagli ospiti: 6.5
BLONDETT – Discontinui: Non riesce ancora a trovare la continuità che servirebbe. Alterna chiusure efficaci a qualche incertezza, che libera spazi agli inserimenti in area degli avversari: 5.5
COSENZA – Altalenante: la sua incertezza su Stoppa, al 21′ del primo tempo, rischia di costare molto cara ai Grigi. Meglio nel secondo tempo, una chiusura di grande solidità impedisce a Simonti di sfruttare una ripartenza centrale. Le palle alte sono quasi tutte sue, dovrebbe evitare pericolosi passaggi a vuoto: 5.5
PRESTIA – Energico: dei tre dietro è il più deciso e, anche, quello che concede meno del minimo indispensabile a Chinellato. Si avventura anche in avanti, nel primo tempo, e il colpo di testa è di più alto. Anche aggressivo, come gli chiede il mister: 6
MORA – Frenato: impercettibili segnali di progresso rispetto alla prova negativa di quattro giorni prima. Almeno prova a spingere e alzare la sua azione, un paio di cross in area, ma resta sporadico e limitato: 5.5
MUSTACCHIO – (dal 10’st) Dirompente: gli basta meno di un minuto per cambiare la partita e indirizzarla verso la vittoria. Una azione da manuale, come il cross che Chiarello sfrutta. Si ripete alla mezzora, quando serve si abbassa anche a dare una mano dietro confermando la duttilità fra le qualità di giocatorie di categoria superiore: 7
BRUCCINI – Impacciato: non sempre l’esperienza basta a bilanciare qualche fatica di gestione della manovra. Un po’ in ritardo sulle seconde palle, meglio quando accentra la sua posizione a lascia fare la mezzala a Casarini: 6
GIORNO – Geometrico: vorrebbe sicuramente esserlo di più (e meglio), perché molti palloni passano dai suoi iedi e non sempre riesce a smistarli come vorrebbe e saprebbe fare. Nel primo tempo, però, è l’unico dei Grigi a calciare in porta: 6
CASARINI – (dal 22’st) Ritrovato: almeno dentro la gara, da cui mancava da un paio di gare. Anche se non ancora come dovrebbe. Eppure sa di essere un osservato speciale dal nuovo tecnico, che potrebbe chiedere di tenerlo in grigio, ma deve dimostrare di meritarlo. Svaglia il rigore in movimento del possibile 2-0: 5.5
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CHIARELLO – Decisivo. E, anche, deciso. Un gol lo segna, pesantissimo, eccellente l’esecuzione, un altro lo manca e potrebbe essere quello che potrebbe chiudere in anticipo la partita. Quel che conta è la posizione: di nuovo mezzala, che taglia dentro, ma dà una mano anche in mezzo: 7
CASTELLANO – (dal 42’st) Efficace: riceve il posto, e il ruolo, da Chiarello e lo imita. Potrebbe badare solo a proteggere il fortino grigio e, invece, non si accontenta. La conferma sono la lucidità e la determinazione con cui entra in campo, segue il contropiede al 48′ e segna: 6.5
PARODI – Duellante: il suo testa a testa con Pierozzi è il più avvincente, ci scappano anche scintille, ma è su quella fascia che l’Alessandria conquista metri nel primo tempo. Un po’ meno brillante nel finale, ma sempre attento e propositivo: 6.5
EUSEPI – Generoso: lo trovi a cercare di dialogare ed essere propositivo e pericoloso in avanti, ma anche a dare un aiuto quando la Pistoiese prova ad assediare l’area dei Grigi. Spesso raddoppiato, nella lotta sta bene, anche se non riesce a rendersi davvero pericoloso: 6
CORAZZA – (dal 22’st) Altruista: come il collega di cui prende il posto brilla per altruismo. Emblematica l’azione del raddoppio: innescato da Stanco, potrebbe cercare la soluzione personale, ma vede Castellano più libero e cerca la soluzioni più efficace e meno rischiosa. Segno, anche, di eccellente lettura del gioco: 6
ARRIGHINI – Determinato: anche se non sempre lucido come servirebbe. Sa attaccare bene la profondità, ma più di una volta va a sbattere contro il muro arancione o si fa pescare in fuorigioco: 6
STANCO – (dal 42’st). Inserito: pochi minuti, ma prova di sfruttarli per lasciare il segno. Ci riesce innescando l’azione da cui nasce il raddoppio: ng