Impennata di furti in casa: la Polizia arresta tre albanesi
ALESSANDRIA – Duro colpo alla criminalità dedita ai furti in appartamento nella nostra città, azioni che da ottobre ad oggi avevano registrato una pericolosa impennata. Tre albanesi di 24, 22 e 25 anni sono stati arrestati dalla Squadra Mobile (diretta da Marco Poggi) della Questura di Alessandria perché ritenuti responsabili di cinque colpi, alcuni tentati. I raid riguardavano il quartiere Cristo, gli Orti e Acqui Terme. Gli investigatori stanno valutando la posizione dei tre anche in merito ad altri diciassette episodi, ma per questi fatti si sta ancora indagando.
Si tratta di colpi caratterizzati dallo stesso modus operandi: due persone, portate da un terzo che aveva il colpito di andare a ricuperarli dopo l’azione, entravano nell’appartamento al pian terreno o al primo piano e mettevano a segno il furto. Quando si trovavano faccia a faccia con i proprietari si davano alla fuga. Un marchio che ha reso vulnerabile il gruppetto, su cui ha iniziato ad indagare la “Mobile”.
I ladri entravano in casa forzando porte o finestre, scegliendo zone lontane dalle strade ad alto scorrimento e le ore serali che permettevano fuga e possibili nascondigli. Le battute iniziali di questa attività investigativa non sono state supportate dalle immagini perché i due banditi erano sempre travisati, e le inquadrature non ne permettevano l’identificazione.
“Abbiamo appreso che nell’ambiente delinquenziale – ha spiegato Marco Poggi – che un albanese, usando una Ford, in quel periodo stava imperversando in città mettendo a segno furti in appartamento. Siamo arrivati alla sua identificazione, e a un’ipotesi investigativa. Analizzando il traffico telefonico, spuntava il suo numero nella quasi totalità dei colpi e in prossimità degli obiettivi. Abbiamo capito che accompagnava i ladri sul posto e poi li andava a riprendere. I tabulati segnalavano anche un’altra utenza rintracciata nella zona dei furti”.
Le telecamere hanno poi immortalato la macchina dell’albanese transitare spesso nelle zone degli obiettivi in orari compatibili all’azione dei ladri. A quel punto sono iniziati i pedinamenti.
“Appena partito il monitoraggio più serrato, abbiamo capito quasi subito l’intento di due di loro di tornare in Albania, visto che scadevano i tre mesi previsti dalla legge per restare sul territorio nazionale”, ha spiegato Poggi che ha illustrato l’operazione con il commissario Angelo Fois. Così, il giorno prima del loro imbarco su un aereo che li avrebbe riportati in Albania, la Polizia è entrata in azione e li ha bloccati. Il blitz dal barbiere, mentre si stavano facendo tagliare i capelli.
La perquisizione nell’alloggio, a San Rocco di Gamalero, ha permesso di sequestrare degli oggetti per entrare negli appartamenti, ora al vaglio degli inquirenti, e tre orologi. Le indagini non sono concluse.