Tamburello, candidatura ovadese per la Federazione
L'ex campione del Cremolino Giancarlo Marostica per le elezioni del 13 febbraio
OVADA – Da giocatore era l’Airone, protagonista dei momenti migliori del Cremolino tra anni ‘70 e ‘80, prima di vivere una breve parentesi in A con l’Ovada di Aldo Marello e poi vincere due scudetti nel gioco a muro con il Montemagno. Ora Giancarlo Marostica è deciso a lavorare per il bene del tamburello da dirigente. L’obiettivo è non disperdere quel patrimonio di consenso generato dalla possibilità di vedere alla guida della Federazione Damiano Tommasi, ex calciatore di Roma e Nazionale che da bambino si è cimentato con il tambass. «Chiaramente – spiega Marostica -un personaggio di quel calibro avrebbe avuto un impatto diverso. Noi siamo una squadra di sei persone (c’è anche Beppe Bonanate ndr) che vogliono provare a cambiare per il bene dello sport che amiamo».
Visione generale
Tommasi ha deciso di fare un passo indietro dopo essersi reso conto d’aver diviso più che unito con la sua disponibilità. Il 13 febbraio è prevista la consultazione con il presidente uscente Edoardo Facchetti che prova a ottenere il secondo mandato. «Non abbiamo niente contro di lui – aggiunge Marostica – Anzi ha dovuto fare i conti con un momento difficilissimo». Tra i punti importanti sui quali lavorare: una riforma dei campionati che porti più squadre della stessa zona a sfidarsi, il rilancio delle piazze storiche grazie al sostegno alle società, la promozione dell’attività giovanile. «Se parlo di Ovada – chiarisce – è evidente che evoco un fascino diverso rispetto a realtà del tamburello odierno. Aiutare i dirigenti è fondamentale: sono loro che spesso lavorano nell’ombra, senza troppi riconoscimenti e permettono ai giocatori di scendere in campo».
Sfide di prossimità
«Il tamburello a muro ha un riscontro migliore perché viene giocato da squadre di un’area raccolta. Io dico, torniamo a sfide regionali. Avremmo un richiamo diverso e al tempo stesso i costi per le società sarebbero più sostenibili». Marostica è pronto a impegnarsi in ogni caso. «Se vinceremo andremo avanti su questa strada – conclude – In caso di sconfitta faremo opposizione nella speranza che ciò che abbiamo da dire sia ascoltato. Si può essere utili anche così».