«A Casale la Tari è aumentata ma la raccolta differenziata è diminuita»
L'intervento della lista civica Casale Insieme
CASALE – Uno dei temi che più ha scaldato l’ambiente politico casalese negli ultimi tempi è stato sicuramente quello riguardante la Tari (tassa rifiuti) che, da una parte, per le utenze non domestiche (gli esercizi commerciali) è stata azzerata mentre dall’altra, per quel che riguarda le utenze domestiche (e quindi i privati cittadini), ha visto subire un cambiamento nel regolamento per il calcolo del totale da pagare che ha destato non poche lamentele. A tornare ora sull’argomento è la lista civica Casale Insieme che con un intervento, che riportiamo integralmente, segnala, oltre a un’apparente diminuzione di passaggi da parte dei mezzi predisposti alla raccolta dei rifiuti, anche una diminuzione della percentuale di raccolta differenziata effettuata nella città. Non manca poi anche un riferimento alla possibilità dell’introduzione di un inceneritore nella discarica di Roncaglia.
«A Casale Monferrato è aumentata la Tari così come l’insensibilità di alcuni cittadini. Ci pare, vista la mole di cestini e cassonetti stracolmi, che siano pure diminuiti i passaggi dei mezzi di raccolta: avremmo davvero sperato in un’inversione di tendenza. Riscontriamo queste problematiche tanto in città quanto in periferia e nelle frazioni. Per non parlare del Lungo Po.
Eppure volontà, capacità e mezzi non dovrebbero mancare, almeno da quello che apprendiamo dai numerosi comunicati dell’attuale amministrazione. Rileviamo anche che la percentuale di raccolta differenziata nel nostro comune è diminuita al 57,3% quando, secondo quanto previsto dalla normativa nazionale e dal piano regionale rifiuti, questa dovrebbe tendere all’incremento oltre il 65%.
Una buona percentuale di raccolta differenziata produce minori scarti da conferire in discarica, quindi l’inutilità di un inceneritore (già quello di Torino non ha risorse sufficienti da bruciare) e un miglioramento ambientale ed economico. Infatti, maggiore è la quantità di materiali differenziati, maggiori sono gli incassi derivati dalla vendita ad aziende specializzate: incassi che si possono tradurre in una Tari più leggera o nella costituzione di una nuova azienda specializzata nella trasformazione dei rifiuti (es. materiali da isolamento termico).
Il settore industriale del riutilizzo del rifiuto, dimostrato in più realtà italiane, quando ben strutturato apporta un incremento di economia circolare con un aumento dei posti di lavoro. Si vedano, per esempio, le ormai affermate realtà delle province di Lucca e Treviso prese a modello da tutta Europa».