Senza Sandrino, da otto anni
Oggi l'anniversario della scomparsa di Carrea, gregario di Coppi
CASSANO – Andrea ‘Sandrino’ Carrea è andato in fuga, per l’ultima volta, il 13 gennaio 2013. Undici giorni prima era salito a Castellania, come ogni anno: lo stesso banco, e lo stesso posto, nella chiesett,a per ascoltare la funzione, una carezza al busto di Fausto e sul nome di Serse, senza nessuno intorno, un momento di intimità cercato e voluto.
Sono trascorsi otto anni dalla scomparsa di Sandrino, uno degli angeli di Coppi, che considerava il suo capitano per sempre. La cerimonia oggi, come ogni 13 gennaio, al cimitero di Cassano, dove riposa, la sua cappella a pochi passi da quella dove sono le spoglie di Costante Girardengo.
Poche persone, perché la pandemia impone restrizioni, ma certo non ferma il ricordo: con il figlio Marco l’assessore Gino Bottaro, che ha portato una corona dell’amministrazione comunale. Pochi intimi, fra cui Franco Gemme, grande appassionato (che ci ha inviato la foto) e Gianni Gugliada dell’associazione Fausto e Serse Coppi a Castellania. In moltissimi, però, sono stati presenti con il pensiero, anche la moglie e la sorella, che aveva cucito, in poche ore, una camicia gialla il giorno che Carrea aveva indossato al Tour del 1952 la maglia gialla.