“Una opportunità così è davvero tanta roba”
Stanco si definisce un generoso. "La stagione a Cremona? Anche a -11 la squadra non ha mai mollato"
ALESSANDRIA – Del passato recentissimo, all’Imolese, Francesco Stanco non vuole parlare, troppo proiettato sulla nuova pagina di una lunga carriera.
Cosa è successo a Imola, dove in estate hai firmato un biennale?
Ero fuori rosa da un mesetto, ho saltato le ultime gare. I motivi credo siano una questione personale, mia, della società e dello staff. Non tutte le stagioni iniziano bene, possono complicarsi. Di certo, per me, la proposta dell’Alessandria rappresenta la svolta.
Quando è arrivata?
Trattativa molto breve. Il primo contatto alla fine dell’anno, il 30 dicembre. Poi, nei giorni successivi, l’abbiamo perfezionato ‘accordo, che abbiamo trovato lunedì.
Così hai deciso di rimetterti in gioco?
Non si tratta di rimettersi in gioco, ma di avere ricevuto una opportunità unica. Non è una frase fatta: uno dei club più blasonati della serie C ha deciso di èuntare su di me. Se non è una occasione da prendere al volo, questa, non saprei come definirla diversamente. Anche per questo la trattativa è stata velocissima, dopo la prima telefonata del direttore sportivo Artico.
Che tipo di attaccante è Francesco Stanco?
Un generoso. Che cerca sempre di aiutare la squadra a salire, che prova ad aprire il gioco e creare spazi per gli inserimenti dei compagni. I gol? Certo che li cerco, ma li faccio anche segnare agli altri.
Compagni ritrovati in grigio?
Con Rubin ho giocaro nel Modena, con Mora nel Cittadella, con Frediani a Pisa. Molti degli altri sono stati avversari.
Fino ad ora hai conosciuto il Moccagatta da avversario. Ricordi?
Non ho mai segnato all’Alessandria. Ho giocato da ospite quando ero alla Valenzana, a inizio carriera. Ricordo poi la stagione del duello Alessandria – Cremonese. Non so quanti siano stati i demeriti effettivi dei Grigi nell’epilogo di quella stagione e quanti i meriti nostri: non guardo mai a casa d’altri, posso solo dire che noi non abbiamo mai mollato e ci abbiamo creduto anche quando ci siamo trovati a -11 in classifica. Uno dei momenti cruciali è stata la partita di ritorno, dopo quella vittoria abbiamo preso coscienza che potevamo farcela o, almeno, provarci con ancora più convinzione
Avete già iniziato a pensare al Como?
Assolutamente sì, il lavoro è già tutto proiettato alla gara di domenica e all’avversario che troveremo.
La considerate la partita decisiva?
La consideriamo una sfida molto importante: scontato dire che è da vincere, ma non è la partita del dentro o fuori. Mancano ancora molti incontri per arrivare all’obiettivo. Dipende, prima di tutto, da noi.
Stanco è pronto per debuttare?
Sono allenato e in condizione. Se Gregucci deciderà di darmi spazio, io mi sento pronto.