Ragazzini gravi dopo i colpi di pistola: il racconto dei famigliari
VIDEO - Feriti alla testa: "Abbiamo chiamato il 118 ma non è venuto nessuno"
SALE – Mentre i Carabinieri stanno indagando per chiarire cos’è accaduto nella notte tra lunedì e martedì tra i due ragazzini ora ricoverati in ospedale, uno in condizioni gravissime, i familiari raccontano il dramma che stanno vivendo, e i concitati momenti dei soccorsi.
La zia di uno dei 15enni ci mostra il posto dove è avvenuta la tragedia: “Non sappiamo niente di quello che è successo – racconta – altrimenti lo avremmo già detto. Noi non siamo un campo nomadi, lo scriva. Siamo dello spettacolo viaggiante, dei giostrai. Abbiamo la residenza qui, e quando arriva il mese di maggio andiamo via, andiamo a montare le giostre. D’inverno andiamo a raccogliere rottami, a lavorare in fabbrica, a fare le pulizie per mettere insieme qualcosa che ci aiuti a mangiare. L’altra sera stavamo dormendo: era molto tardi, oltre mezzanotte e mezza, e siamo stati svegliati da uno dei due ragazzi, che è venuto a chiamarci tutto insanguinato dicendoci: “Richard è morto”!. Abbiamo subito chiesto l’intervento del 118 che però non è arrivato, e allora è stato Vincenzo, il fratello di Richard, a portarlo direttamente a Tortona”.
“Sono corso da mio fratello in mutande, a dorso nudo, e così l’ho portato in ospedale”, racconta Vincenzo.
Richard sta lottando per la sua vita all’ospedale di Alessandria, mentre il coetaneo versa fortunatamente in condizioni meno serie. Entrambi hanno frammenti di ogiva (il proiettile, ndr) nel cranio.