“Pronti a combattere la possibile terza ondata”
Inaugurato l'hotspot per tamponi alla Valfrè. Test da martedì
ALESSANDRIA – L’hotspot da 300 tamponi rapidi quotidiani alla caserma Valfrè di Alessandria è realtà: la struttura è stata inaugurata questa mattina alla presenza dell’assessore regionale Matteo Marnati, che ha sottolineato come si sia arrivati a questo risultato in poco tempo “grazie a una grande organizzazione e all’unità d’intenti di tantissimi enti. Ora – ha aggiunto – in Piemonte l’andamento dell’epidemia ha numeri relativamente bassi, ma dobbiamo stare attenti perché i nostri epidemiologi ci dicono che la possibile terza ondata potrebbe arrivare tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio. Ecco il motivo per cui ci si è attivati, come giunta, per aprire questo secondo, grande hotspot dopo quello dell’Allianz Stadium di Torino. E, anche se giovedì 7 gennaio dovremmo tornare in ‘zona gialla’, la guardia dovrà rimanere sempre altissima”.
Martedì, tramite i medici di famiglia e il Sisp, inizieranno gli accessi e, spiega ancora Marnati, “potremo avviare quel vasto screening che ci dovrebbe dare maggiori garanzie in vista della riapertura delle scuole. I dati ormai hanno confermato che sono proprio le lezioni in classe ad impattare sul numero dei contagi e poter avere una fotografia in tempo reale del numero delle positività ci aiuterà a contrastare il dilagare della pandemia”.
E attenzione: il sito della Valfrè potrà essere d’aiuto anche per la campagna vaccinale di primavera: “Se vogliamo raggiungere almeno il 70% di piemontesi vaccinati nel più breve tempo possibile – conferma l’assessore Marnati – dovremo agire così. Ed è importante aver visto una rete di istituzioni che, a diversi livelli, si è messa in moto e ha collaborato, nel pieno senso di spirito di comunità contro il Covid-19 che deve muoverci fino alla fine della pandemia. Prima riusciamo a combattere Il virus, prima si tornerà alla normalità”.
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Proprio sul metodo di lavoro adottato, batte il direttore regionale di Arpa Piemonte, Angelo Robotto: “Questo di Alessandria, ancor più di quanto fatto a Torino, è il risultato di uno sforzo corale e di una stretta sinergia tra noi, Regione, Provincia, Comune, Esercito, Asl, Protezione civile, Csi… Senza uno di questi tasselli non saremmo qui oggi”.
Come funzionerà l’hotspot? “Questo sistema sarà di grande supporto, abbiamo le potenzialità per arrivare a testare almeno 300 soggetti al giorno dalle 8 alle 14, con prenotazioni tramite i medici di famiglia. L’ingresso sarà in via Montebello e l’uscita delle auto in spalto Gamondio, con una capacità di smaltimento delle code davvero notevole. E’ stato progettato apposta ed è giusto sottolineare che i tamponi verranno fatti solo su automobile, ma in caso di positività al test rapido saranno effettuati subito i molecolari”.
“Il mio grazie, di cuore, va a tutti coloro che hanno realizzato il progetto – commenta invece il sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco – Alessandria ha dato purtroppo molto nella realtà tragica del Covid-19, ma il 2021 inizia con una risposta a un problema enorme. Partiamo dunque con i tamponi, ma con l’obiettivo di passare ai vaccini non appena si potrà. Eccola la grande scommessa del nuovo anno e siamo qui insieme, tante istituzioni a diverso livello, per dare un segnale forte alla nostra comunità. Non sarà semplice, lo sappiamo, ma noi siamo pronti”.
Concordano l’assessore regionale Vittoria Poggio e il presidente della Provincia, Gianfranco Baldi – “Vedere quanto fatto alla Valfrè ci riempie di orgoglio, perché è frutto di un lavoro importante di squadra”, dicono – mentre il capogruppo della Lega alla Camera dei Deputati, Riccardo Molinari, evidenzia “l’impegno del Piemonte nel farsi trovare pronto in previsione di una possibile terza ondata. Abbiamo imparato dalla prima, quando il coronavirus ha stravolto all’improvviso le nostre vite, e ora lottiamo tutti i giorni. L’esperienza ce la siamo fatta sul campo, anche perché a Roma è difficile comprendere quali strade si voglia prendere. Mancano tuttora le indicazioni per gestire un momento così complicato e quindi è giusto che la Regione abbia scelto di giocare d’anticipo, e in proprio, la sua partita”.
Conclude Giorgio Melchioni, presidente dell’associazione di Protezione civile “Due Fiumi”, che con la Protezione civile alessandrina guidata da Andrea Morchio ha operato ventre a terra nelle ultime settimane per allestire il sito e procurare – grazie al Gruppo Gavio – i container necessari: “La nostra esperienza e il nostro impegno ci sono valsi il coinvolgimento da parte della Regione anche per un piano così importante. Il volontariato ormai è arrivato a un livello di efficienza tale per cui è credibile con le istituzioni, con le quali la collaborazione è continua a ogni livello”.