La cardio chirurgia fa cifra tonda: 500 interventi nel 2020
ALESSANDRIA – Si è concluso con un grande risultato l’anno per la Cardiochirurgia di Alessandria diretta da Andrea Audo, che la sera del 31 dicembre, prima della mezzanotte, ha effettuato e terminato l’intervento numero 500 a cuore aperto dell’anno: si tratta di un paziente urgente trasferito da un altro ospedale del Piemonte.
In questo difficile anno, complicato per gli operatori sanitari a causa dell’emergenza covid, l’attività della cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria è stata straordinaria: “Il centro ha lavorato a regimi elevatissimi nonostante la pandemia – spiega Audo – assicurando sempre pronta disponibilità per emergenze e urgenze o interventi da espletare sollecitamente provenienti da tutte le regioni d’Italia. Ha risposto con tempismo, professionalità e sicurezza anche a pazienti affetti da covid”
Un grande risultato frutto del lavoro di squadra: “In realtà il numero degli interventi è molto superiore – prosegue – in quanto non sono considerati nel conteggio tutti gli interventi combinati eseguiti con la chirurgia toracica, chirurgia vascolare e tutti gli interventi di cardiologia e cardiochirurgia con tecnica mininvasiva come gli impianti delle valvole aortiche con tecnica Tavi, le mitrali a cuore battente e gli interventi al cuore in toracoacopia. Considerando anche questi interventi il numero sarebbe ben superiore. Un tale volume di attività durante la pandemia è stato possibile non solo grazie all’impegno dei cardiochirurghi ma anche grazie al team di cardioanestesisti della terapia intensiva e a tutto il personale del blocco operatorio, sempre pronti per rispondere al bisogno di salute dei nostri pazienti. La collaborazione della terapia intensiva coronarica è il supporto della rianimazione generale è stato fondamentale nei momenti difficili per la gestione condivisa dei pazienti e assorbire tutte le emergenze cardiologiche che affluivano al nostro ospedale che per numerosità di interventi si pone ai primi posti della classifica italiana sia per quantità che per qualità dei risultati”.