“Troppi se e troppi ma sul futuro del teatro”
Interrogazione all'assessore regionale Poggio
TORINO – Il consigliere regionale Pd Domenico Ravetti ha presentato una interrogazione all’assessore alla Cultura, Vittoria Poggio, in merito al futuro del Teatro Comunale di Alessandria: “Il sindaco – spiega Ravetti – in una recente intervista aveva fatto riferimento a un progetto regionale, in fase di studio, finalizzato a costituire una Fondazione con il compito di occuparsi della riapertura e, presumibilmente, della gestione del teatro e credo sia interesse di tutti conoscere, per quanto possibile, che cosa preveda questo progetto”.
“Il Teatro Comunale – prosegue – è praticamente chiuso da tre anni. Nel novembre 2019 le Commissioni Cultura del Consiglio regionale e del Comune avevano effettuato un sopralluogo per valutare la situazione e elaborare proposte per restituire la struttura, in tempi rapidi, agli alessandrini. Infatti, è chiaro che una città come Alessandria non può e non deve restare priva del proprio teatro e che la sua riapertura potrà rappresentare un punto di partenza per il rilancio, anche economico, della città”.
Secondo l’esponente dem, “nella sua risposta, l’assessore Poggio, dopo avere insistito sull’importanza culturale di un teatro che, in passato, ha realizzato iniziative e progetti importanti, ha affermato che il recupero dell’edificio dovrà riguardare sia l’aspetto strutturale che la funzione culturale, nell’ambito di un più complesso rilancio delle attività culturali di Alessandria. Ha, inoltre, ipotizzato nel prossimo futuro uno studio di fattibilità e un concorso di idee per realizzare un adattamento polifunzionale della struttura teatrale e ha precisato che il percorso dovrà essere sostenuto dai fondi strutturali europei 2021-2027 che saranno disponibili a partire dal 2022. Purtroppo di sicuro non c’è un’idea, ma l’organizzazione di un concorso di idee. Troppi se, troppi ma e troppe ipotesi e troppi rinvii che non avvicinano la riapertura di quello che dovrebbe essere il cuore pulsante della cultura nell’Alessandrino”.