Cognate scoprono di essere incinte a Pasqua, i figli nascono a Natale
Basaluzzo, le coincidenze della famiglia Bavastro. I parenti divisi tra.. una culla e l?altra. I cuginetti cresciuti insieme. Ora un compleanno anomalo
Francesca e Mattia Bavastro sono due fratelli con molto in comune. Cresciuti a Basaluzzo, è qui che lavorano insieme nell’azienda di famiglia.
Negli anni hanno condiviso tante passioni, come la pallavolo. Ma è a Natale del 2017 che è accaduto ciò che ha reso il loro legame ancora più speciale: il 25 dicembre di quell’anno, alle 00.27 è nata Annalisa, figlia di Francesca e Simone, e alle 23.10 Alberto, figlio di Mattia e Daria.
Racconta Francesca:
Ma le coincidenze non finiscono qui. Io e Daria, all’insaputa l’una dell’altra, abbiamo scoperto di essere incinte entrambe il giorno di Pasqua di quell’anno
La data termine delle gravidanze non era inizialmente la stessa, per Francesca il 24 e per Daria il 16 dicembre. «Eravamo felici e ridevamo della singolarità della cosa. Daria e Mattia oggi vivono nel Genovese ma, lavorando tutti insieme, abbiamo vissuto le gravidanze a stretto contatto. Ci confrontavamo e ci informavamo insieme. È stato bello avere sempre qualcuno vicino con cui raffrontarsi».
Poi è arrivato dicembre «Alberto sembrava non aver intenzione di nascere. Il 23 io ho avuto le prime avvisaglie e sono stata ricoverata in ospedale ad Alessandria. La sera della vigilia sembrava che anche Annalisa non nascesse, tanto che ho pensato di chiedere di essere dimessa per fare il pranzo di Natale a casa». Invece Annalisa è nata poco dopo mezzanotte. «Dopo il parto ho chiamato mio fratello; sperava di poter correre ad Alessandria al mattino presto per poi tornare a casa, pranzare e portare Daria in ospedale a Genova; nel pomeriggio erano programmati monitoraggi e ricovero. Invece nella notte della vigilia anche a lei sono iniziate le contrazioni e 23 ore dopo Annalisa, sempre il giorno di Natale, è nato Alberto».
Il soprannome dei bambini è stato da subito “i gemellini di Natale” o “cugini natalini”. «Il giorno della nascita e quello successivo sono stati molto frenetici, con parenti che si dividevano tra noi e loro. I bambini sono stati insieme la prima volta il giorno dell’Epifania 2018».
La famiglia riunita
Condivisione della nascita, ma anche della crescita. «Essendo perfettamente coetanei era impossibile non confrontarsi sulle tappe dello sviluppo, specialmente il primo anno. Abbiamo anche fatto il battesimo insieme. Ma il giorno più importante rimane il 25 dicembre, quello dei due compleanni. Dal 2018 festeggiamo in grande, con tutta la famiglia riunita: nonni, zii, cugini, suoceri e consuoceri. La festa tutti insieme è bellissima, è la vera magia del Natale che, grazie ai bambini, coinvolge tutti: l’attesa di Babbo Natale, i regali, lo stare insieme. I bambini rendono la vita più luminosa, due contemporaneamente ancora di più».
Quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria, sarà tutto diverso. «Essendo famiglie differenti in paesi diversi, alcuni anche distanti, non potremo riunirci. Troveremo comunque il modo di far avere un po’ di magia ai bambini e cercheremo di tenerci in contatto magari con una videochiamata. I bambini fortunatamente sono piccoli e a questa età non riconoscono ancora che giorno sia. Per loro al momento basta godersi le persone e il gioco e lo stare insieme, le cose piccole e belle. Indubbiamente il 2020 ci ha tolto un po’ la felicità di stare insieme, ma ci rifaremo il prossimo anno».