Roberto, che domenica ha chiuso il Castello per l’ultima volta
È chiusa l'esperienza di Tassinario all'Enoteca Regionale del Monferrato
CASALE – «È stata una grandissima avventura, una delle più belle della mia vita, grazie a tutti: all’enoteca, agli amministratori, ai clienti, alle associazioni. Soprattutto grazie agli artisti che si sono alternati qui tra mostre, concerti, presentazioni, eventi». Domenica, poco dopo le 18, per l’ultima volta Roberto Tassinario ha chiuso il castello di Casale. Lo faceva dal 2017 come gestore dell’Enoteca Regionale del Monferrato al suo interno. Prima con un socio, poi negli ultimi anni da solo. La vetrina del vino del Casalese aveva riaperto con lui, valenzano trapiantato per lavoro e affetti in Canada, dove ha speso gran parte della sua vita lavorativa. Ora tornerà dall’altra parte dell’Oceano: «Vado a fare il padre, ho quattro figli di 7, 9, 15 e 18 anni che non vedo da tanto. Spero che nonostante la pandemia mi sia possibile a inizio anno. Il mio sarà un ricongiungimento famigliare».
Una scelta di vita. Come scelta di vita era stata il oltre tre anni fa quella di prendere l’Enoteca. Roberto l’ha gestita da innamorato, da cantastorie del territorio. L’avvicinamento al mondo del vino monferrino, in lui, era partito da lontano. A metà degli “anni zero” aveva fatto arrivare a un Galà canadese 500 bottiglie e una delegazione in Quebec.
«La soddisfazione maggiore che mi lascio alle è che grazie alla volontà collettiva si sia riusciti a far ripartire l’Enoteca. Abbiamo organizzato 200 serate in meno di tre anni, visto che il periodo del Covid non può essere conteggiato. Ho visto l’aumento di flussi turistici sul territorio e ho un ricordo particolare nel cuore, la visita di una coppia di australiane, madre e figlia: erano arrivate in Enoteca poichè consigliate da un tedesco incontrato in Spagna!».
Ma ora che sarà dell’Enoteca al Castello? «Ci sarà un nuovo bando per la sostituzione del gestore, l’enoteca ha sempre chiuso nel periodo di gennaio-febbraio, l’auspicio è che sia pronta a ripartire per la primavera. Roberto Tassinario ha consentito la sua ripresa di operatività e visibilità in un luogo strategico come il Castello. Si continuerà su quella strada» commenta il presidente dell’Enoteca Claudio Saletta.
Prosegue il vicesindaco Emanuele Capra: «Con il presidente Saletta ci siamo già confrontati. Di recente è stata rinnovata (fino al 2030) la convenzione per la concessione gratuita dei locali, ai quali abbiamo aggiunto la possibilità di usufruire anche della Manica Lunga (un’opzione decisamente suggestiva nda). La mia idea è che l’Enoteca possa svilupparsi sempre più in una direzione commerciale, una vera e propria vetrina dei vini del Monferrato che semplice luogo di ritrovo e consumazione».